prese aria red bull rb20
Le prese d’aria della RB20 richiamano ancora l’attenzione: l’obiettivo Red Bull è forse quello di non avere le due all’inizio delle pance.

In Giappone la Red Bull si è presentata con alcune novità, tra cui un’importante rivisitazione del raffreddamento della RB20, con prese d’aria diverse. Due nuove aperture sono infatti spuntate in prossimità della zona dell’Halo. Quelle orizzontali presenti nelle innovative pance si sono invece fatte più piccole. L’obiettivo del team di Milton Keynes è forse quello di non avere queste ultime?

Prese aria RB20: Red Bull punta a chiuderle?

Il 2024 non sarà come il 2023 per la Red Bull, situazione ben chiara fin dalla presentazione della nuova RB20 che ha stupito soprattutto nella scelta delle prese d’aria. La neonata di Milton Keynes ha infatti cambiato direzione nonostante il dominio messo a segno lo scorso anno. Il motivo? Semplice. Il timore di poter essere raggiunti. I team rivali hanno infatti ben osservato e ben lavorato nel corso dell’inverno, cosa che in Red Bull avevano previsto e per cui hanno deciso di agire. La più temuta, ad oggi, è la Ferrari, che ha già dimostrato di poter dare del filo da torcere ai campioni del mondo in carica oltre ad un notevole passo avanti rispetto allo scorso mondiale. 

In Giappone, senza sviluppi a differenza della Red Bull, il team diretto da Vasseur è infatti stato in grado di dimezzare il suo distacco in gara rispetto all’ultima volta a Suzuka. Con una qualifica migliore di quella messa a segno sia da Sainz che da Leclerc resta inoltre il dubbio di un Perez attaccabile. Rispetto al 2023 in Red Bull non si possono però adagiare su un vantaggio dominante; l’aerodinamica, più estrema sull’attuale RB20, potrebbe infatti riserbare sorprese non piacevoli e portare ad intoppi come successo a Melbourne. 

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Photo Credit: Red Bull Content Pool – Editing: Redazione Rossomotori

Come riportato da Motorsport.com Italia, Adrian Newey ha infatti già messo a punto un piano di sviluppo per l’intera stagione. Sulla pista di Suzuka ha fatto il suo esordio il primo pacchetto di novità che ha riguardato in particolare l’impianto di raffreddamento. Questo è infatti modulare, su quattro livelli, e permette quindi di essere adattato a seconda del circuito che si va ad affrontare. A saltare all’occhio sono state le due nuove prese d’aria spuntate nella zona di attacco dell’Halo. Quasi inosservate sono invece passate le due aperture dello stupore, gli inlet ad inizio pancia, che in Giappone sono risultate ridotte di dimensioni

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Photo Credit: Red Bull Content Pool – Editing: Redazione Rossomotori

Come scritto da Franco Nugnes, tale decisione potrebbe nascondere un’idea di sviluppo diversa da quella che inizialmente si era immaginata; l’obiettivo di Adrian Newey potrebbe infatti essere quello di arrivare a chiudere del tutto le due bocche in questione. In questo modo infatti la sezione frontale delle pance diventerebbe meno resistente all’avanzamento, un plus che tutti puntano a raggiungere per incrementare le prestazioni. Questa nuova possibile strada porta dunque a far pensare alla possibile Red Bull del futuro, ossia una vettura “zero-pods”, senza pance, cosa che in Mercedes hanno provato a fare ma senza successo. 

LEGGI: “Andretti-Red Bull: trattative in corso?”

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Chiara Zambelli

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