red bull raffreddamento gp giappone
La Red Bull per il GP del Giappone ha portato una novità inerente all’impianto di raffreddamento: sulla RB20 ci sono delle nuove prese d’aria.

La F1 è pronta a disputare il GP del Giappone, quarto appuntamento del 2024, dove la Red Bull si è presentata con una novità a livello di raffreddamento. Il team di Milton Keynes è pronto infatti a riscattare il risultato deludente ottenuto in Australia. Gli estremi concetti della RB20 sembrano però destare qualche preoccupazione in tema affidabilità. 

GP Giappone, Red Bull: novità per il raffreddamento 

La Red Bull arriva al GP del Giappone come favorita nonostante le difficoltà affrontate in Australia; il tracciato di Suzuka dovrebbe infatti favorire le caratteristiche della RB20. Il team di Milton Keynes è pronto a rimettere in ordine le gerarchie dopo il ritiro di Verstappen e il quinto posto di Perez a Melbourne. Per farlo servirà dunque il classico weekend perfetto, a cui la scuderia anglo-austriaca ha spesso abituato. Il vantaggio accumulato fin dall’arrivo delle vetture ad effetto suolo però non basta; in casa Red Bull nel 2024 si è infatti deciso di osare.

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Photo Credit: Red Bull Content Pool

Fin dalla presentazione le forme della nuova RB20 hanno stupito l’intero mondo della F1; un cambiamento inaspettato visto il dominio messo a segno nell’anno precedente. Avere una vettura quasi del tutto nuova implica però possibili problematiche, soprattutto quando il disegno è particolarmente estremo. Una cosa che si è verificata al terzo appuntamento del mondiale 2024, dove il team di Milton Keynes ha dovuto ammettere una prima sconfitta. Il lavoro però non si è fermato e, una volta risolta la questione inerente ai freni, lo staff tecnico diretto da Pierre Waché si è presto rimesso al lavoro per sviluppare la monoposto

A Suzuka, come molti altri team, la Red Bull ha così deciso di portare alcune novità. Una in particolare ha già destato l’attenzione dell’intero paddock. Le prese d’aria della RB20 sono oggetto di attenzione da parte di tutti vista la loro innovazione. Per il GP del Giappone ne è però sbucata un’altra, a conferma di un impianto di raffreddamento modulare. Come riportato da Motorsport.com Italia, esso permette infatti di essere personalizzato a seconda delle caratteristiche della pista da affrontare. Un ulteriore aiuto per salvaguardare l’affidabilità, estremamente importante nella F1 attuale. 

red bull raffreddamento gp giappone
Photo Credit: Red Bull X/NOBU X – Editing: Redazione Rossomotori

Le prime immagini giunte dal tracciato di Suzuka hanno così mostrato, come detto, una presa d’aria aggiuntiva sulla RB20. La zona di interesse è quella dell’Halo ai cui lati si possono notare le due nuove aperture; le bocche hanno una forma a semicerchio e hanno lo scopo di apportare un maggior flusso di aria ai radiatori contenuti nei bazooka della vettura. Dalla prima “uscita” della RB20 in Giappone si è inoltre notata la mancanza delle aperture laterali volte allo sfogo del calore; quest’azione avverrà infatti in coda alla monoposto. Tali scelte potrebbero essere dovute ad un dubbio in merito all’affidabilità. Come detto, preservarla è fondamentale soprattutto quando la macchina è ancora da conoscere 

LEGGI:“GP Giappone: il programma del weekend”

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Chiara Zambelli

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