budget cap red bull
La Red Bull potrebbe avere problemi con il budget cap visti gli onerosi danni: questo potrebbe essere un vantaggio per Ferrari e McLaren?

La stagione della Red Bull si è avviata come da aspettative ma non è proseguita allo stesso modo, con il team di Milton Keynes che potrebbe doversi scontrare ancora con il budget cap. I problemi avuti nelle prime otto gare potrebbero infatti costringere i campioni del mondo in carica a dover fare un passo indietro. Cosa che al momento non riguarda Ferrari e McLaren.

Budget cap Red Bull: a rischio alcuni aggiornamenti?

Il 2024 non sarà come il 2023. La sensazione che il mondo della F1 nutriva ad inizio anno sembra essersi trasformata in realtà. La Red Bull infatti non si è dimostrata essere dominante come lo scorso mondiale, con problemi da affrontare che potrebbero presto riguardare anche il budget cap. Sebbene ci sia la consapevolezza di avere una vettura forte, a Milton Keynes qualche campanello di allarme è già risuonato. L’aver richiamato Adrian Newey a presenziare dopo un paio di weekend complicati non può infatti definirsi una pura casualità. Gli aggiornamenti portati finora sulla RB20 sembrano infatti aver complicato la buona situazione iniziale, cosa che, al contrario, non è avvenuta né in Ferrari né in McLaren.

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Photo Credit: Red Bull Content Pool

I due team inseguitori si sono infatti ufficialmente candidati come gli “anti-Red Bull” di quest’anno. Una minaccia che per il team guidato da Horner è diventata più che reale. La classifica Costruttori infatti non mente e una Ferrari a sole 24 lunghezze spaventa; vincere questo titolo, anche se il tifo ha sempre guardato maggiormente a quello Piloti, per i team è fondamentale. I risultati ottenuti a Monaco hanno così dato una chiave di lettura diversa all’attuale mondiale di F1. Lo zero rimediato da Perez, dopo una qualifica che lo aveva visto chiudere al diciottesimo posto, pesa. E non poco.

La questione punti non è però l’unica a destare preoccupazione alla corte di Christian Horner. I team infatti devono tenere in considerazione un altro fattore importante, con cui Red Bull ha già avuto a che fare in negativo, ossia il budget cap. Per il 2024 ogni team ha infatti a disposizione, in totale, poco più di 142 milioni di dollari. Di questi una parte, che stando a quanto scritto da Formu1a.uno si potrebbe stimare attorno ai 12 milioni, sarebbe destinata agli aggiornamenti, con un piccolo salvadanaio per le emergenze, con la speranza non solo che non ce ne sia bisogno ma che non siano troppo elevate.

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Photo Credit: Red Bull Content Pool

Dall’incidente a Monaco la RB20 di Perez ne è uscita completamente distrutta. Un ingente danno visibile che Helmut Marko, senza andare troppo lontano dalla realtà, ha stimato attorno ai 2-3 milioni di dollari. Cifra che se confrontata con quella dedicata agli sviluppi, inciderebbe per un quarto sul totale stimato. Sempre il consigliere della Red Bull aveva infatti parlato di un possibile handicap per il budget cap, tenendo anche in considerazione che quello di Perez a Monte Carlo non è stato il primo problema per cui Red Bull ha dovuto mettere mano al portafoglio. Da inizio anno infatti entrambe le RB20 hanno avuto qualche intoppo a differenza, ad esempio, di chi al momento si è riavvicinato, ossia Ferrari e McLaren.

Secondo quanto riportato da Formu1a.uno, non sarebbe infatti da escludere la possibilità che Red Bull possa decidere di abbandonare una parte degli sviluppi previsti nella parte finale del mondiale qualora ci fossero altri danni. Se tale scenario dovesse realizzarsi significherebbe dare un vantaggio, in termini di aggiornamenti, sia al team di Maranello che a quello di Woking. Un aspetto che, vista la battaglia la titolo che sembra promettere una lotta a tre, in casa Red Bull sarebbe assolutamente da evitare. Sviluppare la vettura è infatti fondamentale per proseguire la stagione in modo competitivo soprattutto se le prime novità non appaiono funzionanti come da aspettative.

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Photo Credit: Formula 1 X

A dare un ulteriore vantaggio a Ferrari e McLaren ci potrebbe essere un altro fattore. Al termine del mese di giugno infatti, guardando la classifica Costruttori, saranno assegnate le restanti ore di sviluppo, da usare tra galleria del vento e CFD. Senza clamorosi colpi di scena è presumibile pensare che Red Bull possa mantenere la testa della classifica, dovendosi quindi accontentare ancora del 70% delle ore a disposizione. Meno dunque di quelle che andrebbero a Ferrari e McLaren. Per il team guidato da Horner la situazione non è dunque ottimale. Sulle spalle la pressione sembra infatti essersi fatta più pesante. Gli avversari sono vicini, la vettura non sembra aver risposto bene alle prime novità, l’addio di Newey e adesso anche il budget. Per Ferrari e McLaren si apre dunque uno spiraglio di luce inimmaginabile fino ad un anno fa; a loro non resta dunque che sfruttarlo al meglio.

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Chiara Zambelli

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