libro nugnes senna
30 anni dopo Imola 1994, Franco Nugnes racconta l’indagine giornalistica da lui condotta nel suo libro “Senna. Le verità”.

Sono passati 30 anni da quel 1° maggio 1994, giorno in cui il mondo perse Ayrton Senna nell’incidente, con tanto di processo, che Franco Nugnes ha raccontato per filo e per segno nel suo nuovo libro. “Senna. Le verità”, questo il titolo di un lavoro costato tanta fatica per giungere alla parola fine, ma che doveva essere raccontato. 

Imola 1994: i fatti raccontati nel libro di Nugnes “Senna. Le verità”

“Senna. Le verità”, questo il titolo del libro scritto da Franco Nugnes, edito da Minerva, sull’indimenticato Ayrton Senna. 400 pagine che raccontano quell’indagine giornalistica condotta non senza fatiche prima di giungere a quella verità che oggi è ben nota a tutti. Da quel fatidico 1° maggio del 1994 alla chiusura di tutto il processo di storie da raccontare però ce ne sono molte. Ed è questo ciò che il libro di Nugnes fa, mettendo insieme persone, fatti e documenti che hanno accompagnato non solo il suo lavoro, ma quanto successo dal terribile giorno che in molti ricordano.

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Photo Credit: Formula 1 X

Chi è Ayrton Senna lo sappiamo tutti e tutti siamo consapevoli di cosa abbia rappresentato e di ciò che ancora rappresenti. Tanti libri sono stati letti, tanti documentari guardati, tanti racconti ascoltati. Io stessa, dal basso della mia classe 1993 che non ha vissuto il campione brasiliano, ho avuto modo di conoscere Senna attraverso gli occhi e le parole degli altri e di innamorami, come tanti, del pilota e dell’uomo che mi è stato narrato. Uno, fra tutti, è stato Carlo Cavicchi, allora direttore di Autosprint, nonché autore della prefazione del libro scritto da Franco Nugnes. Una bibbia di cui c’era proprio bisogno, come scritto da Cavicchi.

Come ben sappiamo la storia non sempre racconta le sole gioie e di certo l’epilogo di quella di Ayrton Senna non lo fa. Quanto accaduto dopo, come raccontato da Nugnes grazie ai preziosi appunti della sua inchiesta del tempo, è forse anche peggio. Scoperta dopo scoperta, persona dopo persona, diventa infatti sempre più chiara la causa che ha condotto a quell’incidente che il fato ha voluto riserbare al campione brasiliano. E il libro scritto dal giornalista oggi direttore della sezione italiana di Motorsport.com rappresenta quel tassello mancante di un puzzle troppo vasto per essere conosciuto a fondo da chi, come me, ai tempi era troppo piccolo per comprendere o anche solo ricordare. 

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Photo Credit: McLaren X

Il libro, come da titolo e come spiegato dallo stesso autore, non ha la presunzione di raccontare un’unica e sola verità. I fatti, le indagini e le scoperte di nascosto, i racconti di chi ha vissuto da vicino quel tragico 1° maggio rappresentano infatti le tante verità che la “fine” del capitolo “Ayrton Senna” porta ancora oggi con sé. Da leggere in una notte, da rileggere per approfondire, da riaprire per assicurarsi di aver letto bene, da avere per non dimenticare, da regalare per tramandare. La storia di Ayrton Senna non è infatti, e purtroppo, la sola che raccontano le imprese in pista o fuori da essa. Di quei racconti ce ne sono tanti, a volte forse troppi.

Il tre volte campione del mondo brasiliano è ancora oggi un forte simbolo di una nazione, oltre che essere il cosiddetto “grande tra i grandi” di uno sport che anni fa ha passeggiato a braccetto con la morte. E quella di Senna, in particolare, ha scosso un mondo incredulo e non pronto a dire addio in un modo “quasi cialtronesco”, come scrive Nugnes, al suo idolo. Si è rotto il piantone dello sterzo e oggi ne siamo tutti consapevoli. Per giungere alla verità è servito però andare oltre le righe, oltre quei limiti di un mondo chiuso e pronto a voltarsi dall’altro lato e a tacere. Una cosa che Nugnes ha fatto regalando quel sollievo nel dire “Ayrton non ha sbagliato”. E, voltando l’ultima pagina del suo libro, si può constatare che sì, ci voleva proprio. 

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Photo Credit: McLaren X

«Su di ogni cerchio ogni punto d’inizio può anche essere un punto di fine». Eraclito è considerato un pensatore oscuro. Fra i suoi aforismi oracolari, a volte criptici, spicca questo che, invece, indentifica con cristallina chiarezza la storia circolare di Ayrton Senna con la Williams. Il debutto su una F1 era datato 19 luglio 1983, poi ci sono voluti 11 anni per vederlo tornare alla corte di Sir Frank. Insomma l’inizio e la fine: 1983-1994. In mezzo tre mondiali e 41 successi. Nessuno con la squadra di Didcot. Un brutto scherzo del destino. Il vuoto, anzi il baratro, dopo il pieno. Eppure la prima uscita era stata piena di speranza, proprio come l’approdo dieci anni dopo al team che stava dominando il mondiale”. – da “Senna. Le verità” di Franco Nugnes

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Chiara Zambelli

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