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Mattia Binotto predica calma dopo l'ottimo grado di performance espresso dalla Ferrari sul tracciato del Principato di Monaco.

Mattia Binotto predica calma dopo l’ottimo grado di performance espresso dalla Ferrari sul tracciato del Principato di Monaco. Infatti la pole position del sabato e la seconda posizione finale di Carlos Sainz ci ha mostrato una Rossa davvero a suo agio nelle tortuose curve di Montecarlo, quasi tutte contraddistinte da una velocità di percorrenza molto bassa. L’intento del Team Principal pare essere quello di smorzare gli animi in vista dei prossimi weekend di gara: sia per diminuire la pressione sulla squadra, ma anche per allontanare le critiche che ancora circolano sulla gestione delle attività in pista.

Mattia Binotto e la prestazione della Ferrari sulle curve lente

Il circuito di Monaco è forse la pista più dissimile da tutte le altre del calendario. Solo l’Hungaroring e il Marina Bay Street Circuit di Singapore infatti hanno sezioni lente che si avvicinano al layout di Montecarlo, ma si differenziano nelle parti restanti. Certamente la tortuosità di Montecarlo può essere un indicatore della bontà del progetto su tracciati del genere, tuttavia sono le curve a media velocità quelle maggiormente presenti durante l’anno. Dunque la logica vorrebbe che una vettura di Formula 1 migliorasse nel complesso, e non solamente in pochi occasioni e su piste specifiche. Ovviamente la trazione in uscita a bassa velocità è uno dei principali elementi da tenere in considerazione in una vettura di F1.

Mattia Binotto Ferrari
Carlos Sainz in uscita dalla Sainte Devote, GP Monaco 2021 – Photo Credit: Scuderia Ferrari Twitter

Binotto ne è certamente consapevole, dato che le monoposto di Maranello si sono comportate bene anche nel terzo settore di Barcellona. La Scuderia di Maranello quindi sapeva che la possibilità di partecipare come protagonista a Monaco era molto alta. Tale scenario è poi stato confermato nella splendida cornice del Principato, seppur con il ritiro di Leclerc dalla gara ancor prima del suo avvio (confermato come conseguenza del botto occorso al monegasco durante le qualifiche). Questo è il vero limite di circuiti del genere: il rischio di incappare nell’errore umano di pilota e team. Sarebbe quindi logico puntare tutto su piste in cui la minima disattenzione può essere fatale per il risultato sportivo?

Le parole dei protagonisti

Qui di seguito trovate le parole rilasciate da Mattia Binotto, Team Principal della Scuderia Ferrari, rilasciate sulle pagine di Motorsport.com.

Ritengo che ci saranno circuiti con curve a bassa velocità dove potremmo essere di nuovo competitivi, ma non è un dato di fatto. Invece di pensare in quale circuito saremo nuovamente veloci, siamo già concentrati su Baku, che è il prossimo (weekend di gara, ndr). Poi ci concentreremo su quello successivo, perché c’è ancora del margine per sfruttare al meglio la macchina. (A Monaco, ndr) abbiamo dimostrato di preparare bene il weekend di gara, sfruttando ciò che la vettura ci può offrire. Ci saranno degli sviluppi in arrivo, non molti, ma è importante che funzionino correttamente.

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Giacomo Lago

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