La storia della F1 è ricca di dati e statistiche raggiunte e superate più volte, ma alcune di queste risultano essere davvero ostiche e pure sfortunate. Si tratta di avvenimenti o risultati che difficilmente potranno ripetersi, complici regole o probabilità ridotte al minimo, come nel caso del GP degli Stati Uniti 2005 con sei vetture in pista. Senza perdere ulteriore tempo, ecco la Top 5 di alcuni degli eventi più sconvolgenti della categoria regina del motorsport.
F1 cinque eventi unici, quinta e quarta posizione
Teo Fabi, ex pilota milanese, ha corso in Formula 1 con Toleman, Brabham e Benetton negli anni ’80. Pur non essendo riuscito a strappare risultati eccezionali, a parte due terzi posti al GP degli Stati Uniti 1984 e al GP d’Austria 1987, Fabi è comunque riuscito ad ottenere tre pole positions nella sua carriera in F1. Purtroppo partire dalla prima posizione della griglia è sempre stato un calvario per lui: nelle tre occasioni avute tra il GP di Germania 1985, Austria e Italia 1986, il classe ’55 non è mai riuscito a condurre nemmeno un giro in testa alla gara. Uno scenario difficilmente ripetibile oggi.
Proseguendo oltre entra in classifica il GP del Belgio 2021, contraddistinto dalla pioggia incessante e dall’impossibilità di dare il via libera alla corsa. In quell’occasione infatti si svolsero due giri di formazione, prima di far sventolare la bandiera rossa. Qualche ora dopo la direzione gara decise di far rientrare le vetture in pista alle spalle della Safety Car, ma dopo soli tre giri venne dichiarata la definitiva sospensione del Gran Premio. Si assegnarono così metà dei punti canonici ai primi dieci, ma il fatto più assurdo fu l’assenza di qualsivoglia battaglia in pista.
Terzo, secondo e primo posto
Ultimo gradino del podio per Max Verstappen e il suo record, difficilmente battibile, relativo all’età di debutto in Formula 1. L’attuale pilota della Red Bull esordì nel campionato del mondo a soli 17 anni e 166 giorni, in occasione del GP d’Australia 2015. Allora un giovanissimo Verstappen si affacciò nel circus alla guida della Toro Rosso, pronto per confrontarsi con i “grandi”. Sul circuito dell’Albert Park arrivò un ritiro per Max, ma da allora a nessun altro minorenne fu permesso di mettere piede in pista. Dal 2016 infatti solo ai maggiorenni è permesso il possesso della superlicenza.
Medaglia d’argento per un’altra statistica davvero sorprendente. Stavolta tocca a Luca Badoer, ricordato per aver corso con Minardi e per aver svolto il ruolo di collaudatore della Ferrari nei primi anni 2000. L’ex pilota veneto prese parte a 59 Gran Premi di F1, ma nei 51 in cui partì effettivamente non riuscì a conquistare nemmeno un punto. In occasione del GP d’Europa 1999 Badoer andò vicino a spezzare tale maledizione, ma un guasto al cambio glielo impedì. Un’altra opportunità per uscire dal limbo si presentò nel 2009 quando dovette sostituire Massa in Ferrari, senza successo.
Tra gli eventi più irripetibili della Formula 1 però prende posto il GP degli Stati Uniti 2005. Allora nel campionato non vigeva ancora il regime di monogomma, infatti erano presenti sia Michelin che Bridgestone. Durante le FP2 accadde un incidente ai danni della Toyota di Ralf Schumacher, mentre il tedesco si trovava a percorrere l’ultima curva del circuito. La causa dello scontro con le barriere fu un cedimento delle gomme Michelin montate sul lato sinistro della monoposto, ragion per cui tutti i team che montavano pneumatici francesi vennero intimati a ritirare le vetture. Il tutto però accadde dopo il giro di formazione, quindi a disputare la gara furono solamente sei auto. Quelle con i pneumatici Bridgestone.
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Giacomo Lago
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