hamilton squalificato 2009
Hamilton non ha sempre rigato dritto nella sua carriera in F1, come quando nel 2009 fu squalificato per aver detto una bugia ai commissari.

Nell’attesa dell’avvio del mondiale 2024 di F1 facciamo un salto indietro di 15 anni, quando Hamilton fu squalificato nel GP d’Australia del 2009. Il sette volte iridato infatti non ha sempre rigato dritto. Con un titolo già in tasca il 2009 si aprì così nel peggiore dei modi. La squalifica infatti ci fu a causa di una bugia.

Il GP d’Australia del 2009

Il Lewis Hamilton che tutti conosciamo ora non ha sempre rigato dritto, in particolare ad inizio carriera, come quando fu squalificato nel 2009. Con il passare del tempo il sette volte iridato è ovviamente cresciuto raggiungendo una maturità e una correttezza che non sono sempre state sue. La storia infatti ci porta indietro di ormai 15 anni, a quegli anni 2000 in cui la F1 ha affrontato diversi scandali. La Spy Story del 2007, il Crashgate del 2008; per dirne alcuni. L’episodio riguardante Lewis Hamilton non è però di così grave entità.

hamilton squalificato 2009
Photo Credit: F1 X

La stagione 2009 di apre in Australia. Il pilota da battere è proprio Lewis Hamilton, fresco campione del mondo per la sua prima volta in carriera. Gli occhi e le attenzioni vengono però presto catturati dalla Brawn GP, scuderia esordiente. Dopo aver conquistato la pole position, Jenson Button taglia anche per il primo il traguardo del tracciato dell’Albert Park. 

Alle sue spalle il suo compagno di team, Rubens Barrichello. Quello di Button è un primo successo premonitore; a fine anno infatti sarà il pilota inglese a portare la Brawn GP sul tetto del mondo conquistano il suo primo, nonché unico, titolo mondiale. Il terzo a passare sotto alla bandiera a scacchi è invece Jarno Trulli, poi penalizzato e retrocesso lasciando il gradino più basso del podio al giovane Hamilton. Qualcosa però non torna.

Australia 2009: Hamilton squalificato per aver mentito

A pochi giri dalla fine infatti la Safety Car è costretta a rientrare in pista per un incidente tra Robert Kubica e Sebastian Vettel. Ed è proprio in queste ultime tornare che si compire il “fattaccio”. Hamilton infatti, dopo aver recuperato molte posizioni, è quarto alle spalle della Toyota di Trulli. Il pilota italiano finisce però lungo ad una curva con Hamilton che di conseguenza lo supera. L’azione, nonostante la Safety Car in pista, è regolare, ma in casa McLaren sorge il dubbio. Il team radio al campione del mondo è inequivocabile, così come la mossa del pilota inglese. 

hamilton squalificato 2009
Photo Credit: F1.com

Hamilton infatti rallenta lasciandosi sfilare da Trulli. Il sorpasso viene però visto come tale e non come una restituzione di posizione. A fine GP il pilota italiano si vede così inflitta una penalità di 25 secondi. I commissari credono infatti a Hamilton e alle sue dichiarazioni di non volontarietà nell’aver ceduto la posizione. La storia però non si chiude in questo e, come spesso accade anche nel presente, la FIA torna sui suoi passi. La Federazione Internazionale decide infatti di approfondire l’episodio giungendo ad una conclusione ben diversa. 

Quella detta da Hamilton si rivela essere una bugia e i team radio riascoltati ne sono la prova. L’aver nascosto un’informazione ai commissari di gara vìola il regolamento, motivo per cui il futuro sette volte campione del mondo viene squalificato. Ma non solo. A fare le spese di tale azione è anche il direttore sportivo della McLaren di allora, Dave Ryan. La confessione di Hamilton nel successivo GP della Malesia lascia infatti poco spazio all’immaginazione. La McLaren decide così di sospendere Ryan, venendo poi squalificata a sua volta, con la condizionale, dal Consiglio Mondiale della FIA per tre gare.

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Chiara Zambelli

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