analisi tecnica red bull rb20
Presentata la nuova Red Bull RB20, vediamone l’analisi tecnica: il team di Milton Keynes sposa alcune novità ispirate ad altre scuderie.

La Red Bull ha presentato la nuova RB20, monoposto con cui il campione del mondo in carica Verstappen e Perez affronteranno il mondiale 2024 di F1, di cui di seguito vedremo l’analisi tecnica. Le novità non sono mancate sulla vettura del team di Milton Keynes; scelte che, ancora una volta, hanno creato un certo stupore.

Analisi tecnica Red Bull RB20: le novità per il 2024

A chiudere la danza delle presentazioni è stata la Red Bull che nella serata di giovedì 15 febbraio ha svelato la nuova RB20, di cui di seguito vedremo l’analisi tecnica. Per i campioni del mondo in carica non sono mancate le novità. La nuova vettura figlia di Adrian Newey e del suo staff ha infatti presentato forme ben diverse dalla precedente RB19. A stupire però sono state in particolare le scelte sposate guardando gli altri. Perché sì, in casa Red Bull l’ispirazione è giunta soprattutto da Mercedes. I concetti della RB20 risultano molto estremizzati, atti a raggiungere l’obiettivo del peso limite, fattore fondamentale. 

Photo Credit: Red Bull Content Pool – Editing: Redazione Rossomotori

Di scuola Mercedes è ad esempio il bazooka. Sulla RB20 esso risulta decisamente più vistoso rispetto a quanto si era visto lo scorso anno. Il bazooka è infatti un prolungamento degli attacchi Halo-telaio, i quali si allungano fino ad arrivare in coda alla monoposto. Arrivati in fondo i due “cannoni” presentano poi una curvatura che porta lo sfogo dell’aria calda in basso, soluzione che non dovrebbe intaccare l’efficienza della beam wing. Come notato da Franco Nugnes, resta un ulteriore sfogo di aria dietro allo scivolo della pancia, più o meno; tale soluzione è stata confermata dalla passata stagione, dove però era meno visibile. 

analisi tecnica red bull rb20
Photo Credit: Red Bull Content Pool – Editing: Redazione Rossomotori

L’airbox, così come il cofano motore, resta invece uguale. Confermate anche le sospensioni pull rod all’anteriore e push rod al posteriore. A cambiare sono invece i cinematismi, che presentano concetti più estremi rispetto al 2023 in modo da allinearsi a quella che è la nuova aerodinamica della RB20. Cambia invece il muso, almeno da quanto si evince dalle immagini rilasciate dal team. Esso risulta infatti allungato, con il naso che si appoggia al primo elemento dell’ala. Una scelta diversa da quella presa dalla maggior parte delle altre squadre che hanno invece optato per una soluzione più corta. 

Il mistero delle bocche dei radiatori

In pieno stile Red Bull restano inoltre le fiancate; il sottosquadro è infatti estremizzato, scelta che porterà ad un aumento del flusso di aria verso il fondo. Nella parte superiore della pancia resta il classico spiovente che in molti hanno copiato; non compaiono invece le vasche. Inferiormente il profilo della pancia è alare, senza quel leggerissimo gradino presente lo scorso anno sulla RB19. A creare il maggior scalpore non sono però state queste soluzioni. Pubblicati i render la domanda sorta è infatti stata solo una: dove sono le bocche dei radiatori? Dai modelli digitali era infatti chiaro che queste fossero state ben nascoste. Qualcosa però lo si è visto lo stesso.

analisi tecnica rb20
Photo Credit: Red Bull Content Pool – Editing: Redazione Rossomotori

La vettura fisica presente all’unveiling ha infatti mostrato un’apertura verticale, alta e stretta; una soluzione in stile W13 sostanzialmente. Dalle foto si nota inoltre come non esista un vassoio inferiore ma solo una parte superiore dal profilo alare e che funge anche da supporto per lo specchietto retrovisore. Il mistero sulle bocche dei radiatori si è però ulteriormente infittito. 

Photo Credit: Red Bull Content Pool – Editing: Redazione Rossomotori

Al lancio della vettura il sito ufficiale di Red Bull Racing è infatti stato preso d’assalto. Su questo era possibile osservare la RB20 a 360° così come le vetture passate. Era, perché ben presto tale funzione per la neonata di Milton Keynes è stata bloccata. Le immagini catturate prima del “disservizio” hanno però portato alla luce un’altra apertura posta al di sotto del profilo alare che poi si congiunge direttamente con la pancia della RB20. Una bocca in pratica. 

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Photo Credit: Red Bull Content Pool/Ferrari X/Mercedes X – Editing: Redazione Rossomotori

Tale scoperta, presente ovviamente su ambo i lati della monoposto, ha così lasciato ipotizzare a quelle aperture come alle bocche dei radiatori perdute. E l’apertura verticale? Nel caso potrebbe trattarsi di una presa d’aria in stile S-Duct vista dallo scorso anno sulla Ferrari SF-23. Il mistero ha così dato ben da cercare a curiosi e non solo. Per avere la soluzione però, visti i giochi con Photoshop particolarmente graditi dai team, bisognerà attendere ufficialmente la pista. Una cosa è certa. Adrian Newey la scelta conservativa sulla RB20 l’ha decisamente inventata. 

LEGGI: “La gallery della nuova Red Bull RB20”

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Chiara Zambelli

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