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Gigi Dall'Igna torna a parlare del tema concessioni che penalizzeranno Ducati per aiutare, in particolar modo, Honda e Yamaha

Gigi Dall’Igna, intervistato da Motorsport.com, ha spiegato il perché Ducati ha accettato l’introduzione delle concessioni. Sebbene avvantaggino anche Aprilia e KTM, la casa di Borgo Panigale ha deciso fosse meglio dare la possibilità alle case giapponesi di tornare al vertice, in quanto un loro addio avrebbe potuto sortire un grande problema per il campionato.

Il tema concessioni: il pensiero di Dall’Igna

Da questa stagione è stato introdotto un nuovo regolamento in materia di concessioni per lo sviluppo della moto. Honda e Yamaha potranno usufruire di un numero di giornate test maggiore rispetto alle altre case, oltre che a uno sviluppo libero del motore durante la stagione e un aggiornamento aerodinamico ulteriore rispetto alla concorrenza.

A giovarne però non solo le case giapponesi, ma anche Aprilia e KTM. L’ingegnere della Ducati bicampione del mondo ha sottolineato come però non sia d’accordo di quanto concesso alle altre case europee in griglia, in quanto capaci di giocarsi podi e vincere delle gare.

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“Noi non eravamo contrari. Siamo sempre stati a favore di aiutarli. Dal mio punto di vista, quando un costruttore è in difficoltà, è giusto dargli una mano affinché cresca e si avvicini a chi sta vincendo. Sì, sono completamente contrario a dare concessioni ad Aprilia e KTM. La prima ha vinto due gare, la seconda si è giocata il podio in quasi tutti i gran premi dell’ultima parte di stagione. Non capisco perché dare vantaggi a loro“.

Ducati
Photo Credit: MotoGP X

In poca sostanza, Dall’Igna ha fatto capire che si è scelto il male minore per scongiurare un possibile addio di Honda dalla MotoGP, fatto che avrebbe potuto scuotere in modo importante il paddock della classe regina.

“Abbiamo accettato le concessioni perché abbiamo pensato che fosse più importante aiutare Yamaha e Honda che disapprovare i vantaggi che avranno Aprilia e KTM. Se Honda decidesse di lasciare la MotoGP, sarebbe un problema per tutti. Per aiutare Yamaha e Honda abbiamo dovuto accettare le concessioni agli altri, in questo senso abbiamo firmato. Più competitive saranno le marche, più bello sarà il mondiale”.

Concessioni: i maggiori vantaggi

Ducati la prossima stagione dovrà fare i conti con regole restringenti. Risultando nettamente la prima forza in campo, la casa di Borgo Panigale avrà a disposizioni poche giornate di test e soprattutto, come Aprilia e KTM, l’omologazione dei motori a inizio anno, propulsori che non potranno essere aperti per tutta al stagione. Questo, secondo dall’Igna, il più grande svantaggio delle case europee rispetto a Honda e Yamaha che potranno lavorare sul motore durante la stagione per correggere eventuali falle.

“La grande differenza è che loro hanno la possibilità di sbagliarsi e correggersi. Per esempio, possono aprire e modificare il motore. Noi no. Chi ha le concessioni può tornare indietro con il propulsore se sorge qualche problema. Noi dobbiamo concludere il campionato con il motore che abbiamo omologato all’inizio dell’anno. per questo dobbiamo essere molto più conservativi. Non è solo una questione di test, ma è la possibilità di rischiare molto di più. Loro, nell’aerodinamica, hanno un aggiornamento in più di noi. Se noi ci sbagliamo, abbiamo un problema”.

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Simone Massari

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