Nella scorsa stagione la Mercedes ha chiuso il campionato al secondo posto, davanti ad una Ferrari capace comunque di vincere una gara nel 2023. A livello economico è stata sicuramente una mossa vantaggiosa, ma sul piano dello sviluppo della vettura invece c’è stata una piccola ripercussione negativa.
Mercedes davanti a Ferrari nel 2023, tra soldi e sviluppo
È stato nell’ordine del miliardo di dollari il montepremi totale per la classifica costruttori della Formula 1 2023. Circa 140 milioni sono andati alla Red Bull, mentre Mercedes e Ferrari si sono dovute accontentare rispettivamente di 130 e 120 milioni. Parliamo quindi di una differenza di più o meno 10 milioni, pur non sapendo con esattezza le cifre precise. Ma vi è anche un altro dato da tenere a mente, ovvero che il team Mercedes – a causa del secondo posto nel mondiale – si vedrà diminuito del 5% il tempo spendibile in galleria del vento e al CFD. Appare quindi evidente che la medaglia d’argento sia stata a due facce per le Frecce Nere.
Ovviamente tutto rientra in un piano di compensazione e di livellamento, per quanto possibile, dei risultati e delle prestazioni delle varie scuderie di F1. Tuttavia, al netto dei calcoli economici e sui tempi di sfruttamento di galleria del vento e dei software per lo sviluppo della vettura, per Mercedes terminare come seconda forza del mondiale deve essere stata una più che discreta ricompensa. Soprattutto considerando la posizione in cui era partito il team anglo-tedesco nel 2022 e nella parte iniziale del 2023. Gli sforzi fatti dalla scuderia con sede a Brackley per risalire la china hanno dato i loro frutti e per questo, almeno stavolta, quel 5% non peserà poi così tanto.
Le parole di van Buren
Il pilota della Red Bull preposto al simulatore, ossia Rudy van Buren, ha parlato – intervistato da Racingnews365 – in questi termini sulla vicenda.
“Stiamo parlando di una piccola differenza percentuale nel tempo nella galleria del vento, (per questo, ndr) penso che dovresti sempre portare a casa ciò che puoi ottenere in campionato. Devi dare il meglio nel momento in cui sei in ballo e loro lo hanno fatto. (Hanno ottenuto il secondo posto nel mondiale, ndr) perché Sainz non ha condotto una gara pulita ad Abu Dhabi? Sì. (Comunque, ndr) se già parti quattordicesimo con una Ferrari, hai una strategia alternativa e poi non riesci a raggiungere la top 10 significa che qualcosa non va. Non penso quindi che quella piccola percentuale nella galleria del vento sarà fondamentale”. Rudy van Buren
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Giacomo Lago