La stagione 2023 di Charles Leclerc in Formula 1 è quella degli incubi, che non finiscono. L’esperienza del pilota monegasco con la Scuderia Ferrari è diventata di quelle tra le più difficili da analizzare, che nel corso del tempo si è fatta sempre più spinosa. Dal terribile progetto del 2020, alle illusioni distrutte della scorsa stagione. Quest’anno Charles non sembra proprio darsi pace: cosa sta succedendo al pilota monegasco? A questa domanda ha cercato di rispondere l’esperto giornalista italiano Giorgio Terruzzi al quotidiano Corriere della Sera.
Giorgio Terruzzi ed il complesso stato di Charles Leclerc
Era l’11 settembre 2018, quando Charles Leclerc fu ufficializzato come nuovo pilota della Scuderia Ferrari a partire dalla stagione successiva. Il pilota monegasco era stato indicato come il “Predestinato” dalla platea italiana, e le aspettative per chi avrebbe poi affiancato il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel erano decisamente alte. Al suo arrivo nella nuova squadra, il numero sedici non si fece attendere, ottenendo subito in Bahrain una pole position (secondo più giovane nella storia dopo il compagno), e due vittorie memorabili in Belgio ed in Italia. Quest’ultima accese definitivamente il fuoco della passione dei Tifosi della rossa nei suoi confronti, facendolo entrare definitivamente tra i grandi della storia del Cavallino.
Eppure, Charles Leclerc non ha ancora vinto alcun titolo, né con Ferrari, né in precedenza con l’abbastanza impossibile Alfa Romeo Sauber. Il talento di Montecarlo, a dirla tutta, sembra anche aver perso quella sua gioia di lavorare nella tanto sognata Ferrari. Charles, all’inizio del suo percorso l’aveva descritta come l’esperienza che desiderava dall’infanzia, ma è proprio quella che sembra starsi trasformando in un inesorabile incubo. Con l’avvio di stagione 2023, Charles è alla sua quinta con Ferrari, ed il prossimo anno il suo contratto scadrà. Il compito del team, in questa annata, era dal punto di vista del pilota, quello di rendere fiero il Predestinato di aver atteso e sacrificato anni per la squadra, ma l’inizio è stato tutt’altro che convincente. Il primo ritiro dell’anno, in Bahrain, ha colpito lui, ma poi in Australia, l’errore è stato più che di colpa umana.
Charles sembra solo, perso tra i mille complessi pensieri che si sono sviluppati nel suo inconscio, e che continuano ad aumentare man mano che i Gran Premi passano. Si può notare nelle sue espressioni, in quel linguaggio che va oltre le parole. Leclerc ha imparato a nascondere dai suoi discorsi tutte quelle sensazioni che danno l’impressione di instabilità in un gruppo, scontentezza, delusione dell’operato del team. Le parole che l’esperto Giorgio Terruzzi ha espresso, sul Corriere della Sera, sono quelle giuste, per poter spiegare chiaramente cosa sta vivendo, il talento che tutti vogliono Campione del Mondo.
“Deluso com’è, frustrato com’è. Pentito come, forse, è. Non può vincere. Non può andarsene, ammesso che lo voglia. Red Bull e Mercedes hanno piloti che lo valgono e non lo vorrebbero. Confinato in purgatorio mentre appaiono macchie opache sullo smalto del talento. Che la patina sia scheggiata lo dimostrano le espressioni e le azioni, come se la mancanza di fiducia nella squadra finisca per contrarre i gesti, compromettere quella capacità di sguazzare nell’azzardo che lo colloca in un ristretto firmamento motoristico. L’intelligenza e l’educazione gli permettono di misurare i termini, di mascherare un’ansia che però salta fuori nei gesti al volante, nelle espressioni trasparenti. Un ragazzo solo”.
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