Perez Qualifiche Ungheria
Sergio Perez rimane fregato da Hamilton e Mercedes durante le qualifiche del GP di Ungheria. Per Christian Horner è tutto corretto.

Durante le qualifiche del GP di Ungheria, se la Mercedes di Hamilton e Bottas ha fatto faville non si può di certo dire la stessa cosa per la Red Bull di Verstappen e Perez. Soprattutto quest’ultimo, il pilota messicano, è stato quello più penalizzato poiché non è riuscito ad iniziare il secondo giro lanciato della Q3 per aver preso subito la bandiera a scacchi.

Perez sfortunato durante le qualifiche del GP di Ungheria

Le qualifiche del GP di Ungheria non sono andate come volevano Perez e la Red Bull. Il team dei bibitari ha iniziato una transizione negativa dopo il GP di Gran Bretagna a favore dei rivali Mercedes che si sono confermati superiori almeno fino a questo punto del weekend. La terza e quarta posizione ottenute per la gara di domani, non promettono bene su un tracciato dove superare è quasi impossibile, se non sul rettilineo principale o, con qualche dose di coraggio e cazzimma, anche in qualche tratto più tecnico.

Per Sergio Perez non sarà facile rimontare e cercare di chiudere a podio la gara vista la partenza dalla quarta posizione. La qualificazione in seconda fila è stata dovuta ad un rallentamento da parte delle Mercedes di Bottas ma soprattutto di Hamilton che favorite dalla track position, poiché uscite per prima dai box durante la seconda fase di Q3, avevano il diritto di procedere all’andatura che preferivano.

Perez qualifiche GP Ungheria
Sergio Perez durante le qualifiche del GP di Ungheria – Photo Credit: Red Bull Twitter

Quest’azione istigata da Hammilton per innervosire l’olandese, ha permesso a Verstappen di iniziare il secondo giro lanciato per il rotto della cuffia, mentre non c’è stato nulla da fare per il messicano Perez che ha iniziato il giro quando ormai era esposta la bandiera a scacchi ed il tempo era ormai scaduto. Sulla questione ha parlato Christian Horner, che non ha potuto ribattere sull’accaduto.

Le Mercedes avevano la track position rispetto a noi e dunque hanno stabilito l’andatura ed era un loro diritto, nessuna scorrettezza da parte loro.

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Raffaello Caruso

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