penalità Sainz Las Vegas
L'ex pilota britannico Warwick, uno dei quattro Commissari del GP di Las Vegas, ha spiegato i motivi della sanzione inflitta a Carlos Sainz

Sì, si torna a parlare del famoso tombino del GP di Las Vegas che causò ingenti danni alla monoposto di Carlos Sainz nella giornata del venerdì. Se non ricordate cosa accadde, vi rinfreschiamo la memoria in QUESTO articolo. Se siamo nuovamente qui a parlarne, forse la famosa spettacolarità che Liberty Media ha per mesi cercato, reinserendo LV in Formula 1 per la prima volta dopo 41 anni, è sicuramente venuta meno. L’episodio più discusso, inoltre, ha riguardato la successiva penalità di 10 posizioni in griglia di partenza per lo spagnolo per la sostituzione della batteria, nonostante lo stesso pilota non avesse alcuna colpa.

La spiegazione di Warwick, uno dei commissari del GP di Las Vegas

Chiaramente la decisione dei commissari fu accolta con grande disapprovazione, in primis dalla Ferrari. A momenti anche “ammonita” per aver presentato reclamo. Ma ad oggi ci arrivano ulteriori conferme di quella notte dove fu presa una decisione, per molti, davvero ingiusta. E ci arrivano grazie all’ex pilota britannico Derek Warwick che era presente in qualità di Commissario insieme ad altri tre colleghi.

Incidente Sainz GP Las Vegas

Nel corso dei recenti Autosport Awards è tornato a parlare dell’episodio, ammettendo gli errori commessi ma ritenendoli al tempo stesso inevitabili: “È un lavoro difficile per uno steward, come per un arbitro, e dobbiamo essere imparziali, severi e duri a volte anche quando ci fa male – ha spiegato il vincitore della 24 Ore di Le Mans 1992 – la penalità che abbiamo dovuto dare a Sainz nel GP di Las Vegas, ci è sembrata sbagliata, e lo è stata, abbiamo lavorato molto duramente perché non accadesse, ma sono le regole“.

Warwick ha ammesso, inoltre, che gli Steward sarebbero stati anche pronti a concedere una deroga per “circostanze attenuanti sfortunate e insolite”, ma sempre se il regolamento avesse concesso questo tipo di intervento, che non è stato possibile compiere. Proprio per questo, l’ex pilota di Renaul e Brabham ha così ritenuto la penalità a Sainz inevitabile.

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Martina Milia

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