brown red bull alphatauri
Zak Brown, nella lettera pubblicata dal team, ha sottolineato l'importanza di discutere delle relazioni come quella Red Bull-AlphaTauri.

La relazione tra Red Bull e AlphaTauri inizia a spaventare tanto da portare anche Zak Brown ad esprimere il suo pensiero. Il CEO della McLaren, nella lettera pubblicata dal team, ha infatti affrontato tale delicato argomento. Il rapporto tra le due scuderie sembra infatti destinato a crescere, cosa che ha portato ad alcuni dubbi tra le altre scuderie.

Red Bull-AlphaTauri: Brown pronto a discuterne al Patto della Concordia

La fine del mondiale 2023 ha portato alla luce alcuni temi, tra cui il rapporto tra Red Bull e Alphatauri evidenziato anche da Zak Brown e Frédéric Vasseur. Il team principal della Ferrari ha infatti sottolineato l’importanza di controllare tale situazione (leggete qui per saperne di più). Con due scuderie della stessa proprietà la preoccupazione di uno sgarro regolamentare sembra essere sempre dietro l’angolo. La discussione è così rinata in questo fine 2023 e, probabilmente, i dubbi non si spegneranno presto. Almeno non fino all’inizio della prossima stagione.

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Photo Credit: Red Bull Content Pool

A preoccupare maggiormente sembra infatti l’idea di avere una RB19 con colori diversi in pista nel 2024. Da regolamento sportivo un team può montare sulla propria monoposto solo alcune componenti provenienti da altre squadre. Tra queste, ad esempio, ci sono il cambio e la power unit. Il rapporto sempre più forte tra Red Bull e AlphaTauri, prossima Racing Bulls secondo le indiscrezioni, preoccupa tanto anche Zak Brown. L’amministratore delegato della McLaren, come riportato da Motorsport.com, sostiene infatti che tale sinergia rischi di andare oltre i limiti imposti sia dal budget cap che dal regolamento sportivo. Di seguito quanto scritto su tale argomento da Zak Brown nella lettera pubblicata dalla McLaren.

“Tra le opportunità ci sarà anche quella di migliorare alcuni dei processi della F1 per rendere più forti i valori di competizione ed equità. Lo sport non è perfetto e in vista del prossimo Patto della Concordia dovremmo dare priorità alle regole che incidono sull’imparzialità tra le scuderie. La maggior parte degli sport principali vieta la proprietà di due team nello stesso campionato per l’evidente danno alla concorrenza. Non è una situazione sana in quanto influisce su scelte sia dentro che fuori dalla pista. Che si tratti di avere accesso a più dati, della condivisione di componenti o personale, o di influire su una votazione, questo non è nello spirito dei regolamenti. – Zak Brown

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Photo Credit: Red Bull Content Pool

“È importante difendere equità, indipendenza e concorrenza. Vorrei che le regole fossero modificate per garantire che venga impedita l’influenza da un team all’altro. La F1 dovrebbe essere fedele al suo marchio e ogni team dovrebbe essere indipendente, power unit escluse. I fan della F1 credono nella correttezza della competizione e penso che rifiuterebbero ogni azione che comprometta tale spirito. La condivisione parziale di informazioni, la proprietà condivisa e le alleanze strategiche serviranno solo a minare la fiducia dei tifosi. – Zak Brown

LEGGI: “Brown tranquillo sul gestire possibili tensioni tra Piastri e Norris”

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Chiara Zambelli

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