Il TP della Red Bull Christian Horner ha parlato durante il podcast “effe won with DRS” riguardo alcuni retroscena sulla vicenda dell’addio di Daniel Ricciardo dalla Red Bull. L’australiano avrebbe infatti rifiutato di rinnovare con la Red Bull per poi scusarsi personalmente con Horner durante la pandemia.
Horner e le scuse di Daniel Ricciardo
Nell’ultimo periodo si sta parlando di uno scenario al quanto nostalgico, e allo stesso tempo sorprendente. Daniel Ricciardo potrebbe tornare in Red Bull, alla luce delle sue prestazioni in AlphaTauri e di quelle di Perez in Red Bull. Ma come sono andate veramente le cose quando l’australiano ha lasciato la scuderia di Milton Keynes?
Nel 2018 la Red Bull poteva vantare di una coppia di piloti da fare invidia. Max Verstappen e Daniel Ricciardo rappresentavano infatti il mix perfetto tra l’esperienza dell’australiano e la giovane crescita dell’olandese. Questo però solo sulla carta, infatti dal famoso incidente di Baku il rapporto tra i due si è incrinato. Ricciardo si è sentito sempre più ai margini del progetto e ha iniziato a guardarsi attorno.
Come racconta Horner però la sua personale intenzione era quella di trattenere l’australiano a tutti i costi. Il TP della Red Bull ha addirittura accontentato il pilota e il suo agente preparando un contratto da un solo anno. Ricciardo poi però ha cambiato idea firmando per la Renault, scelta che ha spiazzato non poco Horner. Proprio il TP della scuderia di Milton Keynes ha parlato ala podcast “effe won with DRS” delle vicende legate al pilota australiano.
Ricciardo e l’addio a Red Bull
“Daniel improvvisamente ebbe la sensazione di essere stato messo ai margini, ed iniziò a guardarsi attorno. Ci furono molte voci che gli finirono nelle orecchie. Ricordo di aver parlato con il nostro proprietario Dietrich Mateschit prima del Gran Premio d’Austria, dicendogli ‘Ascolta, Daniel sta riferendo di un grande margine tra il nuovo stipendio di Verstappen e quello che stiamo offrendo a lui. Cerchiamo di bilanciare le cose, fagli semplicemente sapere che lo vuoi ancora con noi’. Siamo andati in Germania per la gara e lì il suo motore, che in quel momento era un nostro grande problema, è esploso. Poi da lì ci siamo spostati in Ungheria, dove avremmo dovuto firmare.
Avevamo tutti i documenti pronti. Tuttavia, il suo manager venne da me dicendo ‘Daniel è davvero nervoso per la situazione del motore, vuole firmare per un solo anno’. Noi in quel momento stavamo per passare alla Honda. Io comunque sono andato da Mateschitz a dirgli ‘Se Daniel vuole un solo anno, diamogli un anno’. A quel punto c’era tutto quello che voleva, e infatti avremmo dovuto firmare il lunedì dopo la gara di Budapest e prima dei test del martedì.
Invece non ha firmato. Ho capito che c’era puzza di bruciato. Ricordo che mi chiamò mentre ero in macchina e mi disse ‘Sono appena sceso dall’aereo. Ci ho pensato per tutto il volo, ed ho deciso che non firmerò il contratto, ne accetterò un altro’. Io a quel punto gli ho chiesto se avesse avuto offerte da Mercedes o Ferrari, e lui mi disse ‘No, firmerò per la Renault’.
Sono rimasto spiazzato perché erano due anni che si lamentava del motore e poi andava a firmare proprio con loro. E poi in realtà durante la pandemia mi ha chiamato e ha detto… “Christian, mi dispiace dirtelo, ma avevi assolutamente ragione e mi scuso e oh, è carino e così via.” Abbiamo sempre avuto un buon rapporto. È un bravo ragazzo ed è solo che all’epoca era stato mal consigliato.” – Christian Horner
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Giuseppe Della Spina
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