horner red bull addio
Il TP della Red Bull ha lasciato un'intervista al Corriera della Sera e tra i tanti argomenti ha voluto parlare anche della Ferrari

Nell’edizione odierna del Corriere della Sera, è stata dedicata un’intera pagina all’intervista di Daniele Sparisci a Christian Horner. La lunga chiacchierata con il TP della Red Bull ha messo in luce vari argomenti tra cui l’imbattibilità della Red Bull, il talento di Max Verstappen, e soprattutto la competitività della Ferrari.

Il segreto di Horner per una Red Bull vincente e la lotta a Ferrari

Dopo aver parlato del dominio Red Bull e di Max Verstappen, Daniele Sparisci ha dedicato al TP della scuderia di Milton Keynes alcune domande riconducibili alla situazione della Ferrari. La prima riguarda proprio la figura del TP. Red Bull e Mercedes hanno come Team Principal la stessa persona da molti anni, invece la Ferrari ha rivoluzionato più volte il proprio team. Può essere proprio questa la causa dei risultati altalenanti della scuderia di Maranello? Christian Horner risponde alla domanda sottolineando come sia fondamentale la stabilità all’interno del proprio team.

red bull monza
Photo Credit. Red Bull Racing official X account

“C’è bisogno della stabilità, è fondamentale per creare l’ambiente giusto. Per spingere le persone a uscire dalla propria zona di comfort”. – Christian Horner

L’attenzione poi si è soffermata sul ruolo che la Ferrari sta avendo in questo periodo storico in F1, Da un mondiale che manca dal 2017 agli alti e bassi delle prestazioni degli ultimi anni. Come ha affermato Christian Horner, manca un po’ la rossa competitiva che ha fatto la storia di questo sport.

“È importante che sia competitiva. F1 e Ferrari camminano mano nella mano. È sempre grandioso lottare contro la Ferrari, contro il suo prestigio, contro la sua storia”. – Christian Horner

Horner Ferrari
Photo Credit: Red Bull Twitter

Alla fine, il giornalista ha chiesto al TP della Red Bull perchè si vede più l’arancione di Max Verstappen invece dei colori della Red Bull e l’effetto che fa l’olandese sui tifosi. La risposta di Horner non è per nulla banale, ed ha spiegato come nella concezione moderna della F1, non ci si affezziona più al team ma al singolo pilota che scende in pista.

“Il suo impatto sulle nuove generazioni è enorme. Ma i ragazzi di oggi si attaccano ai piloti: ai Leclerc, ai Norris, ai Verstappen è cambiata la percezione”. – Christian Horner

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Giuseppe Della Spina

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