Il piano di Liberty Media di avere una F1 più spettacolare e più interessante agli occhi del pubblico sembra essere stato raggiunto. L’aiuto dato dalla serie Netflix “Drive to Survive” ha inoltre portato l’America ad amare sempre più questo sport; una situazione che ha così visto il numero di gare oltreoceano aumentare di anno in anno. La storia però sembra pronta a ripetersi. L’America punta in alto, tanto che una nuova città sembra pronta a candidarsi per un futuro nel Circus. Atlantic City ha infatti approvato un progetto per costruire un circuito per un possibile GP di F1.
F1 sempre più americana: possibile GP ad Atlantic City?
Il mondo del motorsport è da sempre un ambito molto apprezzato in America. Se fino a qualche anno fa l’attenzione maggiore era concentrata su campionati come IMSA, NASCAR e IndyCar, oggi gli occhi del pubblico guardano anche al Circus. Il successo che la F1 ha acquistato negli ultimi anni è innegabile; nel 2023 gli Stati Uniti conteranno infatti ben tre GP, quello ad Austin in Texas, Miami e il debuttante nella città di Las Vegas. L’ambizione degli States non sembra però volersi fermare. Una F1 sempre più americana appare infatti una prospettiva gradita a Liberty Media, motivo per cui una quarta tappa non è uno scenario così impossibile.
Come riportato da FormulaPassion.it, a candidarsi per un futuro GP potrebbe essere la città di Atlantic City. Il consiglio comunale della località del New Jersey, riunitosi in data 22 marzo, ha infatti approvato all’unanimità un progetto importante. L’idea è quella di riqualificare per intero il vecchio aeroporto di Bader Field per trasformarlo in un vero e proprio autodromo. La costruzione del nuovo impianto terminerà nell’arco di sei-nove anni, motivo per cui a differenza di quanto accaduto con Londra e con Madrid, non sono ancora state avviate delle trattative ufficiale per il possibile ingresso in F1.
Il nuovo autodromo di Atlantic City potrebbe però avere la F1 tra i suoi obiettivi futuri; il progetto prevede infatti la realizzazione di una pista lunga circa 4 km, uno dei requisiti richiesti per poter avviare eventualmente il processo di omologazione. L’operazione è stimata in circa 3 miliardi di dollari e comprenderebbe anche la costruzione di case, condomini di lusso, ristoranti e centri commerciali, la maggior parte dei quali alimentati da pannelli solari. Ad oggi un ingresso in F1 appare quasi impossibile, sia per la mancanza di spazio che per il limite di gare annuali attualmente posto a 24. Non è però da escludere che in futuro, viste le molte richieste, possa essere presa in considerazione l’idea, finora solo accennata, di una possibile rotazione di eventi.
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