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Fabiano Vandone ha analizzato i motivi della crisi Ferrari, toccando anche l'argomento piloti, che spesso viene sottovalutato.

Fabiano Vandone ha commentato l’andamento stagionale di Ferrari e la questione piloti. Il celebre giornalista italiano è stato ospite a Paddock GP, durante il quale è stata fatta un’approfondita analisi di ciò che sta succedendo alla Rossa, quali sono le probabili scelte future e cosa manca alla squadra di Maranello. Tornare ai vertici della Formula 1 sembra ancora lontano, senza uno sviluppo di competenze maggiori anche da parte di chi guida questi bolidi. 

Fabiano Vandone sull’impegno dei piloti Ferrari: “È fondamentale dare le proprie sensazioni ai tecnici”

I piloti in Ferrari cominciano ad essere abbastanza delusi per la piega che la stagione 2023 di Formula 1 sembra stare prendendo. Non basta fare pole position. L’ambizione di essere la seconda forza sembra assai distante, ed oggi si è quarti in classifica costruttori. L’aria che oggi si respira a Maranello è una delle più pesanti degli ultimi tempi. Le cause sono da ricercare sotto diversi aspetti, che sono stati analizzati dal giornalista italiano Fabiano Vandone. Proprio strettamente collegato è il discorso che lui stesso ha tenuto a Paddock GP sui piloti, importante per capire uno dei tasselli oggi mancante alla squadra italiana.

ferrari sainz
Photo Credit: Ferrari Media Centre

Leclerc e Sainz sono due eccellenze della Formula 1. Fanno parte dei primi 5 della competizione, attualmente. Ferrari però ha bisogno di un matematico al volante che sappia fare le magie in qualifica. Matematico perché mentre guida, il pilota deve capire cosa sta succedendo sulla macchina. Oltre la telemetria, è fondamentale dare ai tecnici la propria sensazione di guida. I dati danno un’idea della situazione della vettura, ma è il pilota che capisce il comportamento e la sua tendenza. La matematica dei dati non dà completezza di informazioni. Certo, serve la capacità velocistica che Leclerc ha in qualifica, ma gli manca la capacità di essere uomo squadra. Se vediamo durante la gara, piloti come Hamilton e Verstappen hanno un dialogo con il muretto continuo, per discutere di strategia, scelte tecniche da fare”.

Ferrari, il coordinamento tra piloti e muretto secondo Vandone: “Serve chi guidi la squadra al miglioramento”

Uno dei vari problemi che Ferrari ha nel 2023 riveste anche la responsabilità dei piloti. I due corridori Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno dimostrato di avere esperienza e talento per guadagnarsi un posto nei top team, ma ciò che appare carente è una capacità autoritaria nel legame con i tecnici. Secondo Fabiano Vandone, i piloti del Cavallino non riescono ad avere voce in capitolo nelle scelte fatte dopo le varie sessioni di test, andando a perdere così un grande valore fondamentale. Importante è ascoltare ciò che il guidatore ha da dire, e puntare tutti ad un obiettivo valido in maniera comune.

Sainz Leclerc
Photo Credit: Scuderia Ferrari Twitter

La strategia non deve essere blindata, ma elastica, e subisce cambiamenti in base all’evoluzione della pista, della vettura, di un deterioramento che può cambiare. Il pilota ha autorità, perché sa quello che sta succedendo e sa di cos’ha bisogno. Il monegasco, si è visto al GP di Spagna, non ha voce in capitolo: la Ferrari parte con una strategia e quella vuole mantenere. Serve un pilota che prenda credibilità nella squadra, e la guidi al miglioramento. Leclerc è scontento, e sta arrivando al punto di cercare possibilità altrove; questo potrebbe essere un altro grande problema per la squadra, che perdendolo finirebbe per lasciar andare un altro grande nome per attirare tecnici di valore”.

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Alessio Auriemma

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