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Dopo la presentazione della nuova F1-75, vogliamo ricordare 5 particolari presentazioni delle Rosse della Scuderia Ferrari.

La presentazione della monoposto di F1 è ciò che dà ufficiosamente il via al mondiale; negli anni tale evento si è evoluto, andando al passo con tecnologia, social network e soprattutto marketing. Quelli che un tempo erano momenti solenni, senza il clamore del popolo di internet, oggi sono dei veri e propri show, per la maggior parte pubblicitari. L’ultima a svelarsi è stata la Ferrari che ha presentato la vera F1-75; tra le varie presentazioni che la Scuderia Ferrari ha fatto negli anni, vogliamo ricordarne 5 che si sono distinte, secondo noi di Rossomotori.it, rispetto alle altre.

Scuderia Ferrari presentazioni: la brutta ma mondiale 312 T4

Si dice spesso che la prima impressione è quella che conta, ma per fortuna i detti sono fatti per essere smentiti. È il caso per esempio della Ferrari 312 T4, monoposto uscita dalla fabbrica di Maranello per essere guidata da Jody Scheckter e Gilles Villeneuve. Come accade di consueto, la presentazione non rivelò nulla di particolare rispetto a prestazioni e velocità; in compenso il giudizio sull’aspetto della neonata Ferrari fu uno ed uno soltanto: brutta.

Jody Scheckter sulla 312 T4 – Photo Credit: F1 Official Website

I risultati in pista, per fortuna, fecero dimenticare in fretta quelle forme brutte, definite poco armoniose; la 312 T4 passò infatti da brutto anatroccolo in griglia a splendido cigno mondiale. Il titolo fu infatti vinto da Jody Scheckter nel 1979, momento che poi diede inizio al lungo digiuno di Maranello conclusosi poi con l’arrivo del primo titolo di Schumacher.

Rosso Natale come la Ferrari F93A

Presentazione particolare fu anche quella della F93A, svelata appunto poco prima di Natale con largo anticipo dunque rispetto a quanto accadeva di solito. Il motivo dell’unveiling anticipato fu il semplice bisogno di tempo per poter sviluppare la vettura con l’aiuto della pista. Il 1992 era stato infatti un anno disastroso per la Ferrari che più che un design innovativo non era riuscita a portare in pista. 

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Jean Alesi al volante della Ferrari F93A – Photo Credit: Wikipedia

La presentazione della monoposto per il mondiale 1993 fu sobria e solenne con presenti i piloti Alesi e Berger, Montezemolo e i tecnici che aveva preso parte alla creazione della vettura. Semplice ma d’impatto visto il non rispetto delle classiche tempistiche; alla fine però neanche la nuova arrivata riuscì a scacciare gli insuccessi dell’anno prima.

L’ultima da titolo per Schumacher: l’imbattibile F2004

Uguale nei colori e presentata sempre a Maranello, la F2004 con alla guida il sei volte iridato Schumacher si presentava come la coppia da battere. La cinquantesima monoposto uscita da Maranello racchiudeva però un qualcosa di speciale, potente, imbattibile, che subito venne allo scoperto, troppo stretto per stare dentro a un cofano motore.

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Michael Schumacher con la F2004 – Photo Credit: Twitter

Nelle mani del campione tedesco, la F2004 portò a casa il primo record subito dopo la presentazione; i giri di prova sul circuito di Fiorano misero infatti in mostra la perfezione portata in pista da Maranello. Giro record della pista e biglietto da visita pronto. Mai presentazione fu più azzeccata; con 15 successi su 18 gare, la F2004 portò il suo alfiere a conquistare il settimo titolo iridato, l’ultimo per il Kaiser.

Presentazioni epiche: quando la Scuderia Ferrari illuse con la F14 T

Parlando di presentazioni indimenticabili come non citare quella legata alla vettura che Maranello mise in pista per il mondiale 2014? La F14 T fu presentata sul sito della Scuderia Ferrari, un video che ancora oggi rimbalza nelle menti dei nostalgici (lo ritrovate qui). Quell’anno il Cavallino si distinse sulla scelta del nome della nuova vettura, lasciando infatti il compito ai tifosi che tramite un sondaggio hanno potuto battezzare la Rossa. 

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La Ferrari F14 T – Photo Credit: Scuderia Ferrari Official Website

Il video pubblicato dallo storico team racchiudeva in sé alte aspettative, speranze e quella vena di curiosità che spesso la Rossa riesce a suscitare. Tanto attesa quanto disastrosa, la F14 T guidata da Raikkonen e Alonso non andò infatti oltre i due podi stagionali.

La SF1000 sbarca a teatro

Presentazione diversa e ben gradita è stata di certo quella della SF1000 del 2020, prima che la pandemia rimandasse l’inizio del mondiale a luglio. Per le varie occasioni da celebrare, la Scuderia Ferrari decise di cambiare location, spostando quindi l’unveiling da Maranello a Reggio Emilia, presso il teatro Romolo Valli.

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La Ferrari SF1000 – Photo Credit: Scuderia Ferrari Official Twitter Account

Il suggestivo ambiente ha contribuito a creare quella magica atmosfera che circonda le Rosse, mischiando l’arte della musica con quella della F1; il tutto condito dal romantico omaggio al tricolore e alla sua città natia, Reggio Emilia. Peccato poi per il resto dell’anno, per quel millesimo GP da dimenticare nonostante la spettacolare festa e la livrea celebrativa.

Presentazione bonus: la F1-75

Il ritorno del nero, ma soprattutto la nascita di una nuova speranza. Nel primo pomeriggio di giovedì 17 febbraio è stata infatti svelata la F1-75, l’ultima nata di Maranello che presto scenderà in pista affidata anche nel 2022 a Charles Leclerc e Carlos Sainz. 

La nuova Ferrari F1-75v – Photo Credit: Scuderia Ferrari Official Twitter Account

Una presentazione semplice, tramite un video in cui il team principal Mattia Binotto, accompagnato dai due alfieri in rosso, presenta davvero la vettura, senza particolari show e senza fare una campagna marketing che di sicuro avrebbe fatto storcere il naso. Una speranza che, anche se piccola, cresce sempre più negli occhi e nelle menti di chi quella Rossa l’ha vista vincere e non vede l’ora di vederla di nuovo sulla vetta del mondo.

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Chiara Zambelli

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