I piloti Yamaha ancora una volta sono stati sfortunati: arrivati lunedì al Circuito Ricardo Tormo di Valencia per svolgere un altro test privato della MotoGP, non hanno potuto sfruttare la prima giornata in circuito concessa loro dal regolamento a causa della pioggia, che ha nuovamente condizionato le prove. Massimo Bartolini, d’altro canto, parla dell’evoluzione della moto.
La pioggia rovina ancora i test privati di Yamaha
Yamaha avrebbe dovuto sfruttare la pausa di tre settimane nel campionato MotoGP per continuare con l’evoluzione della M1. Da qui la Casa di Iwata ha programmato altri test privati al Circuito Ricardo Tormo a Valencia per martedì 11 e mercoledì 12 giugno, sfruttando le nuove concessioni previste dal regolamento. Rins e Quartararo entreranno in azione per testare aggiornamenti su telaio, aerodinamica ed elettronica, oltre che un’evoluzione del motore che aveva già portato al Mugello senza la possibilità di provarlo. Purtroppo le condizioni meteo non hanno aiutato e la pista era completamente bagnata dopo la pioggia caduta sull’asfalto, motivo per cui i suoi due piloti ufficiali non sono quasi scesi in pista nella giornata di oggi.
Anche per questa volta, l’ennesima in questo 20224, i test li hanno accolti con la pioggia. Nella giornata di ieri Alex Rins, attraverso un post pubblicato sui propri canali social ha confermato la pioggia sul tracciato di Valencia, rivelando che avrebbero voluto anticipare il test, senza successo: “Non abbiamo alcuna fortuna. Siamo venuti un po’ prima a Valencia per girare nel tardo pomeriggio, ma ha iniziato a piovere, così niente…ci riproveremo domani”. Anche Fabio Quartararo ha pubblicato dei video sui suoi social in cui si vedeva in pista sul rettilineo principale e si suppone che abbia girato molto poco.
Yamaha, Massimo Bartolini: “Dobbiamo avere un concetto finito”
La speranza è quella che nella giornata di domani le condizioni meteo al Ricardo Tormo migliorino. Ci sarà quindi ancora meno tempo e si dovrà martellare per compiere un altro step nello sviluppo della Yamaha YZR-M1. La risalita sembra davvero faticosa per gli uomini di Iwata e l’attenzione è in parte puntata sul nuovo regolamento tecnico che entrerà in vigore dal 2027. Il direttore tecnico Massimo Bartolini a Speedweek.com ha detto: “Sono consapevole che il cambiamento delle regole significa che si dovranno creare grandi risorse. Stiamo discutendo i nuovi capisaldi, ma non c’è ancora una decisione su un concetto definitivo“.
Il gap da colmare con le concorrenti è ancora tantissimo, ma non ci saranno stravolgimenti: “Penso che sia meglio iniziare con il concetto esistente. Utilizziamo già un motore in linea che, secondo me, ha molti aspetti positivi. Il design della moto è quindi molto logico, meno complesso e non c’è motivo di passare al concetto di motore a V solo dal punto di vista del nuovo controllo della cilindrata (850cc). Il mio punto di vista: la libertà di lavorare su altre aree della moto, compresa l’aerodinamica, è maggiore con un motore in linea. Dobbiamo avere un concetto finito prima dell’inizio della prossima stagione“. – Ha concluso Bartolini
SEGUICI SU:
📱 Facebook, la nostra pagina ufficiale.
📸 Instagram, foto a sfondo motoristico e non solo!
🎙 Spotify, per ascoltare il meglio dei podcast in cuffia.
📹 YouTube, per gustarti tutti i nostri video.
👔 LinkedIn, rimani aggiornato sulle nostre offerte e contenuti.
🖥 Google News, per rimanere aggiornato sulle news direttamente dal tuo discovery.