bearman ferrari
Fabiano Vandone ha commentato la prestazione sorprendente che Oliver Bearman ha concluso con Ferrari in Arabia Saudita.

Oliver Bearman ha sorpreso tutti nella sua prima apparizione in Formula 1 con Ferrari, compreso Fabiano Vandone. Il celebre giornalista di ChronoGP ha commentato, nell’appuntamento di Paddock GP, la prestazione del giovane britannico nel corso del GP dell’Arabia Saudita. Talento puro quello del diciottenne, che potrebbe aver suscitato qualche perplessità su vari temi a Maranello.

Vandone, la prestazione di Bearman colpisce Ferrari: “La SF-24 è facile da guidare”

Il Gran Premio dell’Arabia Saudita 2024 ha dato un assaggio agli appassionati della competizione del talento di Oliver Bearman. Il giovanissimo pilota inglese ha conquistato gli applausi ed i complimenti dei tifosi della Rossa e non solo, dopo aver ottenuto i primi punti iridati in gara. Il giovedì, il classe 2005 aveva ottenuto in Formula 2 la pole position a Jeddah, ma nell’attesa della Sprint Race del venerdì è stato chiamato ad un compito decisamente più arduo e speciale: correre un GP di Formula 1 con Ferrari.

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Photo Credit: Ferrari Media Centre

Con meno di un’ora di pratica svolta, Ollie si è presentato in qualifica chiudendo undicesimo a soli 36 millesimi dal passaggio in Q3. In gara, dopo ben cinquanta giri stremanti tra le 27 curve, ha concluso in settima posizione davanti a Lewis Hamilton e Lando Norris. Un successo il suo che, secondo Fabiano Vandone ospite della puntata 93 di Paddock GP, ha generato più di qualche domanda in Ferrari. Quesiti che riguardano sia il talento cristallino del britannico, sia la stabilità della vettura guidata.

“Oliver Bearman mi ha stupito poiché non ha commesso errori, massimizzando tutto quello che gli è stato dato a disposizione da Ferrari. Sorprendente quello che ha fatto: non ha mai provato la macchina né al simulatore né in pista, va a Jeddah ed arriva settimo. Secondo me, dati di telemetria alla mano, adesso a Maranello si stanno ponendo tanti quesiti. Con questo si è capito che la SF-24 è una macchina facile da guidare, perché è stata interpretata velocemente da un pilota abituato ad una vettura diversa”.

Bearman scuote Ferrari: “Se è andato vicino a Leclerc, c’è qualcosa che non funziona”

La performance di Oliver Bearman ha fatto chiaramente piacere ad i vertici di Ferrari, che hanno deciso di puntare su di lui per sostituire l’infortunato Carlos Sainz. Tuttavia, dal lato tecnico, probabilmente i risultati ottenuti dal giovane hanno generato qualche perplessità. Il pilota della Ferrari Driver Academy è arrivato molto vicino a Charles Leclerc, segno che probabilmente non ci sia stata una ricerca di un assetto più aggressivo da parte di chi queste monoposto le guida già da tempo.

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Photo Credit: Ferrari Media Centre

“Se questa cosa è buona per un nuovo pilota, bisogna stare attenti: se si continuano ad usare quegli assetti equilibrati, probabilmente c’è un indirizzo tecnico sbagliato. Il fuoriclasse quando sente che l’auto va bene, punta a renderla più aggressiva per andare più forte. Il fatto che Bearman si sia trovato una macchina facile, vuol dire che chi c’era prima e chi c’è adesso guida quello che si trova”.

“In Ferrari qualcuno avrà iniziato a guardare i dati e a domandarsi come sia possibile che un pilota al suo primo turno di libere sulla SF-24 faccia mezzo secondo in più di Leclerc. C’è veramente qualcosa che non funziona. Spesso, un’iniezione di questo tipo, con un pilota nuovo, vale come un ribaltamento dell’assetto della monoposto: ti dà un input che fa vedere e riflettere diversamente ai dati della telemetria”.

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Alessio Auriemma

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