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La dipendente del caso Horner ha presentato un reclamo al comitato etico della FIA contro al team principal della Red Bull.

Il caso Horner non si è ancora concluso viste le ultime mosse fatte dalla dipendente sospesa, tra cui il ricorso e un reclamo ufficiale alla FIA. Il comitato etico della Federazione, secondo quanto riportato dalla BBC, avrebbe infatti ricevuto una terza denuncia inerente alla delicata questione con protagonista il team principal della Red Bull.

La dipendente presenta reclamo alla FIA contro Horner

Il caso Horner, come prevedibile, non è ancora pronto ad andare in archivio, con la dipendente pronta al contrattacco con tanto di reclamo ufficiale alla FIA. A riportare tale notizia è la BBC; dopo la sospensione, giunta a seguito dell’assoluzione del team principal, la dipendente avrebbe deciso di passare direttamente dalla Federazione. Il caso che accompagna la scuderia di Milton Keynes da oltre un mese è dunque destinato a proseguire. La donna in questione inoltre ha pronto anche il ricorso dopo aver cambiato il suo legale. L’obiettivo è infatti quello di far ricredere Red Bull in merito alla decisione di sollevarla dal suo incarico.

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Photo Credit: Red Bull Content Pool

Sempre secondo quanto riportato dalla BBC, la denuncia al comitato etico della FIA è in realtà la terza giunta nelle ultime settimane. La prima risalirebbe al giorno 2 febbraio con riferimento ai comportamenti inappropriati messi in atto dal team principal dell Red Bull. La stessa che, secondo le indiscrezioni, avrebbe fin da subito spinto Oliver Mintzlaff a voler allontanare Horner. Il responsabile di tutta l’area sportiva legata alla Red Bull era infatti pronto, documenti alla mano, a licenziare il team principal. Azione che poi non si è verificata. In tale reclamo si richiedeva inoltre un’indagine da parte della Federazione prima del possibile insabbiamento da parte della scuderia di Milton Keynes.

La seconda delle due denunce giunte direttamente alla FIA risalirebbe invece al giorno 6 marzo. In questo caso il riferimento era sempre ai comportamenti inappropriati da parte di Horner già fatti presenti nel primo reclamo presentato, ma con l’aggiunta di un avvertimento. Nel caso in cui non ci fosse stata risposta, l’informatore avrebbe infatti agito informando i media. La Federazione, nonostante i primi due reclami, non ha però dato risposta, cosa che invece sembra quasi d’obbligo con l’arrivo dell’ultimo da parte proprio della dipendente.

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Photo Credit: Red Bull Content Pool

Al momento dunque la battaglia fuori dalle piste è pronta ad affrontare un nuovo capitolo, l’ennesimo. La lotta di potere in atto all’interno di casa Red Bull è ben lontana dal giungere ad una tregua. Con il coinvolgimento della Federazione il caso passa però ai piani alti e ufficiali del mondo della F1. Resta dunque da chiedersi non solo cosa accadrà, ma se questo adesso avrà un’influenza sui risultati sportivi del team di Milton Keynes. Il malcontento non appare più infatti solo come una semplice voce e questo, come detto da molti nelle ultime settimane, potrebbe portare anche ad un allontanamento da parte delle figure chiave di Red Bull.

LEGGI: “Caso Horner: la dipendente farà ricorso”

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Chiara Zambelli

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