La montagna russa del mercato piloti ci ha riportato al punto di partenza: il matrimonio tra Lewis Hamilton e la Ferrari si farà. O meglio, sembrerebbe essere stato già celebrato. Ma se davvero così fosse, come potrebbe la Ferrari “gestire” una coppia come Hamilton e Leclerc?
Indiscrezioni che pare abbiano preso la via della verità
Un primo di febbraio che sicuramente rimarrà iconico nella storia del motorsport. Il 7 volte campione del mondo, Lewis Hamilton, guiderà per la Scuderia Ferrari nel 2025. Nessuna ufficialità, ovviamente. È chiaro che le numerose smentite arrivate nel corso della stagione, con conseguente rinnovo dell’inglese con la Mercedes, avevano illuso troppo. Eppure, la notizia della riunione indetta dalla Mercedes, e in particolare da Toto Wolff, ha dato più che una conferma. Negli ultimi minuti anche Sky Sports UK informa che a Brackley, alla presenza di tutti i tecnici e gli addetti ai lavori, Toto Wolff ha comunicato ai dipendenti il passaggio di Lewis Hamilton alla Ferrari dalla stagione 2025.
Si chiude un’era in Mercedes e, in particolare, per Sir Lewis di Stevenage: 6 titoli mondiali con le frecce d’argento, tante soddisfazioni personali e numeri da record. 7 titoli mondiali in tutto, eguagliando un altro grande della Formula 1 come Michael Schumacher. Ora un altro capitolo importante, ma quanto davvero significativo?
In Ferrari coppia ambiziosa: ma forse troppo?
La domanda sorge spontanea: può la Ferrari non aver pensato alle possibili conseguenze? Se a conseguenze possiamo alludere. La questione spinosa, che poi forse ha indirizzato alla porta proprio Carlos Sainz, potrà continuare ad essere quella del ruolo della “prima guida”. Analizziamo bene la situazione dal punto di vista di Charles Leclerc.
Un rinnovo scontatissimo quello del monegasco con la Scuderia di Maranello. Mancavano solo quei classici dettagli che non avrebbero certo impedito la continuazione del rapporto ormai viscerale del pilota per la Scuderia italiana. Tuttavia, nel comunicato ufficiale, nessuna menzione alla durata. Si parla, ovviamente, di un altro quadriennale. Un segno, chiaramente, di quanto Vasseur in primis, voglia continuare a puntare sul talento di Monte Carlo. Blindare Leclerc era tra le priorità maggiori della Ferrari.
Tutto fatto, dunque, nonostante le tante settimane passate che hanno contribuito ad alimentare le domande. Il pilota negli anni non ha mai nascosto la sua vena competitiva, così come Carlos Sainz. Ed è per questo che ha quasi sempre manifestato la sua contrarietà dinanzi alle dichiarazioni del team che più volte aveva ammesso di non aver stabilito un primo pilota e “di lasciare correre”. Sebbene questo possa rappresentare un banco di prova per i due piloti, dall’altra parte alimenta una competizione non indifferente. Una prima guida non di certo inusuale, così come accade in Red Bull con Max Verstappen o come è sempre stato in Mercedes con Hamilton e Bottas.
Quali saranno stati i primissimi pensieri di Charles alla notizia di avere la possibilità di affiancare un 7 volte campione del mondo? Paura? Ansia? Pressione? Gli “effetti di Hamilton” sono stati ben visti su George Russell, altro talento di questa Formula 1 moderna. E se questo nuovo affiancamento potesse, in qualche modo, danneggiare il monegasco? O se, invece, potesse essere un aiuto in più? La grande esperienza dell’inglese potrebbe dare una grossa mano a Leclerc con cui ha stretto anche un bel rapporto come visto molte volte pre e post GP. Così com’è stato con Vettel prima di Sainz. È chiaro che l’obiettivo comune, in ogni caso, è sempre e solo uno: il titolo mondiale.
Lewis Hamilton: l’ottavo titolo rimane comunque dietro l’angolo
L’altra faccia della “medaglia” riguarda proprio Lewis Hamilton. L’inglese, che ha sempre regalato apprezzamenti alla Ferrari, ammettendo una volta di aver voluto correre per il team italiano perché avrebbe rappresentato “un sogno”, ha comunque alle spalle un bagaglio importante. Per tale motivo si fatica a credere che Lewis non abbia richiesto garanzie importanti per vestire di rosso. Gli ultimi due anni con la Mercedes sono stati complicati. Neanche una vittoria per lui e qualche podio sporadico.
Per quanto Toto Wolff abbia più volte detto che avrebbe ridato una macchina vincente ai suoi piloti, il progetto futuro può non aver convinto il campione inglese. Cosa può significare, che in Ferrari si tornerà presto a vincere? Le ambizioni sono alte, prendere Lewis Hamilton non è certo “roba” da team che vuole affrontare un Mondiale tranquillo, anzi: vuole vincerlo. L’approdo di Fred Vasseur può aver davvero cambiato le cose, forse la giusta direzione che la Ferrari ora riuscirà a gestire. Ecco perché dei tanti silenzi su Carlos Sainz.
Ma ora rimane la curiosità più ambita: qualora dovessimo davvero vedere un ritorno vincente della Scuderia Ferrari, a chi fareste vincere il titolo: l’ottavo ad Hamilton o il primo a Leclerc?
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