Mentre attendiamo una smentita od una conferma ufficiale, sono già in molti a chiedersi come sarebbe un eventuale rapporto professionale tra Hamilton e Leclerc in Ferrari. Si tratta di due piloti dal talento cristallino, con caratteristiche e vissuti diversi ma con la stessa voglia di vincere. Per questo e per altri motivi la scuderia di Maranello dovrebbe quindi trattare entrambe le guide con i guanti di velluto.
Rapporto Hamilton-Leclerc, i vantaggi per la Ferrari
Sette titoli mondiali contro zero. Diciassette stagioni in Formula 1 contro sei. Un divario di successi ed esperienza enorme, ma il desiderio di vittoria è comune tra Hamilton e Leclerc. Ovviamente non è ancora arrivata alcuna ufficialità sull’eventuale approdo del campione inglese alla corte del Cavallino, però la coppia che potrebbe venirsi a creare sarebbe certamente esplosiva. In tutti i sensi, sia positivi che negativi. Stando sul primo punto il possibile arrivo di Sir Lewis genererebbe uno tsunami di interesse mediatico nei confronti della Ferrari, cosa che in realtà sta già avvenendo. Inoltre Hamilton è, senza ombra di dubbio, un pilota davvero eccezionale e in grado di portare competenze nuove a Maranello.
Poi non bisogna dimenticare il fattore della sfida interna tra Hamilton e Leclerc. Il primo infatti, nonostante i suoi 40 anni nel 2025, non vorrebbe certamente sfigurare nei confronti del più giovane compagno di squadra. Leclerc invece sarebbe spronato a migliorare le proprie performance, come non è mai accaduto prima. Fortunatamente la relazione professionale tra i due partirebbe già da basi solide: parliamo della profonda stima che il monegasco ha più volte esternato riguardo al britannico, oltre all’ammirazione del presidente della Ferrari John Elkann. Chiaramente però servirebbero due elementi per mantenere tutto in equilibrio: una macchina competitiva ed un rapporto sincero e maturo tra dirigenti, ingegneri e piloti. Fattori che purtroppo non sono mai certi in Formula 1.
L’altra faccia della medaglia, occhio ai possibili rischi
Il semplice rispetto ed i facili entusiasmi iniziali però non durano in eterno, soprattutto se eventuali ostacoli e difficoltà non vengono gestite e superate al meglio. Sul piano pratico infatti, qualora Hamilton e Leclerc si trovassero tra le mani l’ipotetica SF-25 con più di qualche problema da risolvere, lo scenario potrebbe cambiare rapidamente. Se a tutto questo si aggiungesse poi una cattiva gestione dell’intero team, tra pressione mediatica e troppa foga nel recuperare sugli avversari, il disastro sarebbe annunciato. Concentrandosi poi sugli stessi piloti, non occorre dimenticare che Charles ha già dato prova di una certa insofferenza nei confronti dell’attuale compagno di team Carlos Sainz.
Per questo motivo, nel caso in cui ci fossero delle asperità tecniche da sistemare o migliori risultati di Hamilton, non siamo sicuri della reazione di Leclerc. Banalmente eventuali uscite infelici o sfuriate nei confronti della strategia, del team o del compagno di squadra rovinerebbero i rapporti interni e la comunicazione esterna della Ferrari. E a tutto questo potrebbe aggiungersi una lotta intestina per accaparrarsi un trattamento di favore o una preferenza dell’uno o dell’altro pilota per avere per primo gli aggiornamenti dell’auto. Al di là di tali pessimismi però, frutto anche di ragionamenti astratti, la possibile convivenza di Hamilton e Leclerc presso la scuderia di Maranello potrebbe regalarci uno dei momenti più emozionanti della Formula 1 moderna. Almeno si spera.
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Giacomo Lago
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