BMW Van der Linde
Resta ancora poco tempo prima del debutto di BMW e della relativa Hypercar, affidata anche alle mani di Sheldon Van der Linde.

Il 2024 sarà per BMW l’anno di debutto della propria Hypercar nel WEC, ma nonostante la già maturata esperienza nell’IMSA 2023 per Sheldon van der Linde si dovrà procedere con cautela. Difatti prima di competere per vincere le gare, si dovrà passare attraverso una fase di perfezionamento dell’affidabilità della M Hybrid V8.

BMW Hypercar, Van der Linde sulla stagione d’esordio nel WEC

Mentre il WEC continua il suo incessante percorso di crescita, BMW ha deciso di entrare nella mischia. Ormai la classe Hypercar del campionato del mondo endurance può vantare la presenza di case automobilistiche tra le più note e famose, come Ferrari, Porsche e Toyota, e pure il marchio con sede a Monaco di Baviera fa parte di questo illustre gruppo. Certo è che le sfide sono tante anche per BMW, che avrà un duplice impegno insieme a WRT sia nella categoria riservata ai prototipi che in GT3. Restando nella prima sezione saranno della partita due M Hybrid V8, la numero 15 e la numero 20.

BMW Van der Linde
Photo Credit: Sheldon van der Linde X

Di quest’ultima fa parte dell’equipaggio pure Sheldon van der Linde, campione DTM nel 2022 e altresì già parziale conoscitore della LMDh di casa BMW. Il pilota sudafricano infatti ha già avuto modo di provare la M Hybrid V8 nell’IMSA dello scorso anno, in sinergia con gli americani del team RLL. Lo stesso Van der Linde però sa benissimo che il marchio tedesco non è ancora al livello di Toyota e Ferrari, ragion per cui bisognerà concentrarsi su altri aspetti, almeno all’inizio.

Qui le parole di van der Linde, rilasciate in prima battuta al sito Motorsport.com: “Dobbiamo essere realistici con i nostri obiettivi. Non possiamo aspettarci di arrivare [nel WEC] e iniziare a battere la Ferrari o la Toyota. Abbiamo bisogno di mettere a punto la macchina passo dopo passo e assicurarci che abbia una buona base di partenza con cui cominciare in Qatar. Disponiamo di una formazione di piloti molto forte quest’anno, ossia Robin Frijns e Rene Rast, ma per portare avanti il programma bisogna avere una macchina affidabile nelle fasi iniziali. [Solo poi] inizieremo a lavorare sulla velocità”.

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Giacomo Lago

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