Appare strano vedere Red Bull e Mercedes prendersi “a braccetto“, eppure forse in alcuni casi, quando si condividono certi momenti, fare “manforte” può tornare utile. Stiamo parlando delle esternazioni fatte da Christian Horner, Team Principal della Red Bull, sul “caso” Toto Wolff e la sua Mercedes. Se vi siete persi qualche passaggio, niente paura, è spiegato tutto QUI.
Dichiarazione FIA contro la Mercedes “non istigata” dalla Red Bull
Nel frattempo nelle ultime ore, con un comunicato congiunto, tutti i team di Formula 1 si sono schierati contro la FIA in merito all’indagine sul presunto conflitto di interessi che coinvolgerebbe Toto Wolff e sua moglie Susie, dal 1 marzo 2023 CEO della Formula Academy, la categoria riservate alle giovani donne per dare loro la possibilità di emergere nel mondo del motorsport. Quello che la FIA ha rilasciato riguarderebbero accuse “di informazioni di natura riservata trasmesse a un team principal di F1 da un membro del personale della FOM”.
Mentre, naturalmente, i coniugi Wolff hanno prontamente smentito tutto, ritenendo le accuse “infondate“, con diversi team principal avevano presentato reclami alla FIA in merito al recente rapporto, che a sua volta avrebbe innescato l’indagine della FIA, Christian Horner ha negato categoricamente il coinvolgimento del gruppo Red Bull e AlphaTauri.
“Abbiamo una grande rivalità in pista, ma non abbiamo sollevato alcun reclamo ufficiale né su Susie, né su Toto, né sulla Mercedes alla FIA”, ha detto Horner a Sky Sports News. “In effetti, la Red Bull è stata la squadra che più si è impegnata con la Formula 1 Academy fin dalla sua nascita, al punto che tra i due team di proprietà della Red Bull iscriveremo tre vetture. Abbiamo lavorato a stretto contatto con Susie, che sta facendo un ottimo lavoro con la Formula 1 Academy. Noi come altri siamo rimasti piuttosto sorpresi dalla dichiarazione emessa ieri sera, ma certamente non è stata istigata, richiesta o innescata dalla Red Bull”.
Nessun reclamo ufficiale, né presentato alcuna richiesta alla FIA o alla FOM [Formula One Management], dunque. Il “mistero” si infittisce, le indagini continuano, e nel frattempo ancora una volta la Formula 1 avrà il suo bel da fare!
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Martina Milia
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