diritto revisione haas
Il GP degli Stati Uniti è ufficialmente finito: la FIA ha respinto il diritto di revisione chiesto da Haas per la mancanza di prove rilevanti.

Il GP degli Stati Uniti può dirsi ufficialmente concluso. La FIA ha infatti rigettato la richiesta fatta dalla Haas in merito al diritto di revisione sulla gara corsa ad Austin. Dopo aver valutato le prove presentate dal team americano, la Federazione ha infatti ritenuto le stesse non rilevanti e non nuove per proseguire con quanto chiesto.

Diritto revisione Haas: nessuna nuova prova, la FIA lo respinge

Dopo due giorni di riunioni il GP degli Stati Uniti, disputato lo scorso 22 ottobre, può dirsi ufficialmente concluso. La Haas si era appellata al diritto di revisione previsto dal Regolamento Sportivo. Secondo il team americano infatti non tutti i track limits, quelli di curva 6 in particolare, erano stati tenuti in considerazione. La scuderia guidata da Steiner aveva così presentato la richiesta, accolta dalla Federazione, di revisionare alcuni momenti inerenti alla violazione dei limiti del tracciato. Coinvolti c’erano inoltre altri tre team: Red Bull con Perez, Aston Martin con Stroll e Williams sia con Albon che con Sargeant.

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Photo Credit: Haas X

La Federazione ha così convocato tutti i rappresentati dei suddetti team in una prima riunione in data 8 novembre, conclusasi poi il giorno successivo. Il tutto è così terminato con un nulla di fatto visto che la Commissione FIA, con presenti gli stessi commissari di Austin, ha respinto la revisione. Il motivo, pubblicato nel documento ufficiale sul sito della FIA, è stato la mancanza di nuove e rilevanti prove utili a revisionare l’ordine di arrivo della gara americana. Nonostante la Federazione avesse riconosciuto delle possibili violazioni in curva 6, le prove a disposizione non sono bastate a cambiare le cose.

“La dichiarazione presentata da Haas in merito alla riunione dei team manager prima del GP del Messico non rappresenta una prova significativa. Le presunte osservazioni del Direttore di Gara e del Direttore Sportive delle monoposto non costituiscono una prova significativa e non avevano rilevanza per valutare se i criteri dell’articolo 14.1.1 del Codice fossero soddisfatti per una delle decisioni per cui si chiede la revisione”. – Comunicato FIA, documento 73 punto 29

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Chiara Zambelli

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