Il calendario di F1 negli ultimi anni si è espanso, fattore che porterà a toccare quota 24 gare nel 2024. Le richieste inoltre sono sempre in aumento con molte delle tappe storiche che rischiano così l’esclusione. L’Aci è dunque al lavoro per tenere il doppio appuntamento italiano. Un accordo per i GP a Imola e Monza in F1 fino al 2030 esiste, come detto da Sticchi Damiani. Ciò che manca è l’aiuto da parte della politica.
Imola e Monza in F1 fino al 2030: Sticchi Damiani chiede aiuto alla politica
La F1 ha acquistato una grande notorietà negli ultimi anni, condizione che ha portato molti Paesi a volere una tappa iridata. Nel 2024 il calendario conterà così 24 gare, ma le richieste per il futuro non si fermano certo a tale quota. Nessuno salvo e tutti a rischio dunque, tappe storiche del Circus comprese. Molti infatti sono i circuiti che hanno optato per un rinnovo per adeguarsi alla F1 moderna. Tra questi anche Monza che in vista del prossimo anno cambierà qualche aspetto. I lavori sono infatti stati una delle condizioni imposte da Stefano Domenicali affinché il Tempio della Velocità possa continuare ad ospitare il GP d’Italia.
Monza non è però l’unica tappa che il Bel Paese conta. Dopo l’eccezione nel 2020, a causa del Covid-19, Imola è infatti tornata ad ospitare il Circus. I due appuntamenti italiani sono ritenuti di vitale importanza, come detto da Angelo Sticchi Damiani. Il presidente dell’Aci, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, è infatti al lavoro per garantire il futuro a entrambi i tracciati. Un pre-accordo esiste già, con i dettagli da sistemare e con una scadenza che si protrarrebbe fino al 2030.
“Abbiamo un accordo per un nuovo contratto che prevede la conferma di entrambi i GP per altri 5 anni. Mancano solo i dettagli. Avere due gare in calendario sarebbe un risultato fantastico per il nostro Paese. L’obiettivo è firmare un pre-accordo entro la fine del 2024. Per Imola la situazione legata ai lavori di ammodernamento è più chiara. Per Monza invece c’è il vincolo naturalistico, quindi prima bisognerà riuscire a rinnovare con il Consorzio Parco, accordo che scade nel 2028. Contiamo di iniziare i lavori a inizio anno e di finirli entro giugno, ben prima del mese di settembre quando ci sarà la gara di F1″. – Angelo Sticchi Damiani
Sticchi Damiani: “Manca l’aiuto della politica”
I lavori sono dunque prossimi all’inizio, con Imola e Monza dunque pronte a rinnovare il proprio aspetto. Quanto serve all’Aci per mantenere le due tappe all’interno del calendario di F1 è però un aiuto da parte delle istituzioni; Monza in particolare non ha lo stesso privilegio di Imola, la cui organizzazione è finanziata dal Comune e dalla Regione. Le richieste non mancano, motivo per cui sostituire un’eventuale mancanza data da una gara non risulta più essere un compito difficile. Sempre come detto alla Gazzetta dello Sport, Sticchi Damiani ha dato un messaggio alle cariche politiche.
“Bisogna anticipare i tempi rispetto al 2025, quando verrà rieletto il presidente della FIA e stilato il nuovo Patto della Concordia. C’è la coda di richieste per ospitare un GP, quindi conviene mettere al sicuro i nostri fino al 2030. Sarebbe un successo nazionale; questo la politica lo deve capire. Penso alla premier Meloni, al ministro Salvini e alla Regione Lombardia. Ci aspettiamo il contributo destinato ai lavori. Anche i Comuni locali ne traggono beneficio, dunque devono fare la loro parte. Il modello da seguire è quello di Imola; da anni finanzia l’organizzazione del GP”. – Angelo Sticchi Damiani
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