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A seguito di quanto vissuto nel weekend del GP del Qatar, la FIA ha emesso un comunicato in cui si dice pronta a prendere provvedimenti.

Il GP del Qatar si è rivelato essere stremante per tutti i piloti; un weekend colpito non solo da un cambio di regole in corsa per motivi di sicurezza, ma anche da un forte caldo che ha quindi reso quasi proibitive le condizioni di gara. A seguito di quanto visto al termine del GP del Qatar la FIA ha comunicato di essere pronta a prendere provvedimenti.

GP Qatar: il comunicato della FIA dopo il complicato weekend

Il fine settimana che la F1 ha dovuto affrontare in Qatar si è rivelato essere uno dei più duri dell’intero calendario. Il caldo è infatti stato il grande protagonista, accompagnato da un tasso di umidità intorno all’80%. Una condizione che ha costretto i piloti a confrontarsi con i propri limiti fisici e non solo con la sfida che la pista richiede. Tra chi ne è uscito completamente disidratato e chi al limite dello svenimento, la FIA non è rimasta spettatrice di fronte a quanto visto in Qatar. Con un comunicato pubblicato nella serata di lunedì 9 ottobre, la Federazione Internazionale ha infatti preso una netta posizione.

“La FIA rileva con preoccupazione che la temperatura e l’umidità estreme durante il GP del Qatar hanno avuto un impatto sul benessere dei piloti. Anche se sono atleti d’élite, non ci si aspetta che competano in condizioni che potrebbero nuocere alla loro salute o sicurezza. […] La FIA adotterà tutte le misure ragionevoli per stabilire e comunicare parametri accettabili in cui si tengono le gare”. – Comunicato FIA

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Photo Credit: F1 X

“La FIA ha avviato un’analisi per fornire raccomandazioni per future situazioni di condizioni estreme. […] La Federazione preferisce intraprendere azioni concrete fin da subito per evitare il ripetersi di tale scenario. Nella prossima commissione medica a Parigi saranno discusse alcune misure. Esse potranno includere, tra le altre cose, linee guida per i concorrenti, ricerca di modifiche per un flusso di aria più efficiente nell’abitacolo e raccomandazioni per modifiche al calendario in modo da allinearlo a condizioni climatiche accettabili”. – Comunicato FIA

LEGGI: “Il comunicato completo della FIA”

L’idea di Alex Brundle

Quanto accaduto in Qatar ha ovviamente colpito, soprattutto perché scene simili, per fortuna, non accadono ad ogni GP. Vedere l’intera griglia non reggersi in piedi dopo una gara di F1 è infatti una condizione più unica che rara. La Federazione Internazionale ha così deciso di interrogarsi su quanto accaduto, con l’obiettivo di prevenire un eventuale bis che nessuno si augura. Il prossimo GP del Qatar, come accaduto nel 2021, si correrà più avanti nel corso dell’anno; una condizione che dovrebbe quindi presentare un clima meno estremo da sopportare.

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Photo Credit: F1 X

Nel frattempo le idee da parte di chi ha vissuto o vive il mondo delle corse automobilistiche non sono mancate. Le alte temperature che si registrano all’interno dell’abitacolo di una vettura non sono infatti un problema circoscritto alla F1. Alex Brundle, con un post su X, ha per esempio proposto un sistema usato in altre categorie del motorsport. Tale soluzione prevede infatti un sensore collocato vicino alla testa del pilota. Il comparire di una “X” su questo sensore indica condizioni proibitive a livello di temperatura per cui il pilota è costretto a tornare ai box per arginare la situazione o ritirarsi nel caso in cui non sia possibili venirne a capo. Il pilota campione della European Le Mans Series del 2016 ha infine postato il suo stupore in merito al fatto che tale sistema non si utilizzi in un campionato come la F1.

LEGGI: “GP Qatar, vince il caldo e perde il Circus: è questo il vero spettacolo?”

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Chiara Zambelli

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