Morbidelli e Yamaha e la probabile fine del loro percorso assieme. Si aprono molti scenari di mercato, uno su tutti Rins in ottica Yamaha.

Franco Morbidelli, pilota ufficiale Monster Energy Yamaha, durante un’intervista a Speedweek.com inquadra la sua situazione con la casa di Iwata, con la quale potrebbero essere gli ultimi mesi assieme dopo un percorso che dura dal 2019, quando militava nel team Petronas Yamaha SRT. Di seguito anche altri scenari di mercato.

Morbidelli non rinnoverà con Yamaha

La stagione di Franco Morbidelli non sta sicuramente andando nel migliore dei modi. Con 57 punti si trova attualmente all’11° posto in campionato, a sette lunghezze di distanza dal compagno Fabio Quartararo, anche lui in difficoltà. I due piloti si ritrovano a guidare una moto tecnicamente inferiore rispetto a quelle dei competitor che non fa risaltare le loro capacità. Ma se da una parte la casa giapponese continuerà il suo percorso assieme al francese, per Franco la situazione appare differente, e secondo le voci di mercato è probabile che lasci il team a fine stagione 2023.

Dal suo arrivo al team ufficiale la situazione non è mai stata semplice per l’ex campione mondiale Moto2 2017. Il suo ultimo podio risale infatti al 2021, con il team satellite Petronas. C’è però da dire che l’infortunio e l’operazione al ginocchio hanno fortemente condizionato il suo ritorno in pista, e dopo l’approdo al team Monster Energy non è mai riuscito a brillare sulla sua M1, contrariamente al suo compagno di squadra Fabio. Morbidelli non rimpiange però questi ultimi anni nei quali ha comunque corso in un team ufficiale al fianco di un fuoriclasse come il Diablo.

Morbidelli Yamaha
Photo Credit: MotoGP.com

Essere lì è la cosa migliore che mi sia mai capitata nella mia carriera agonistica. Fabio porta a termine il lavoro sulla moto e ne trae il massimo. Significa che è possibile ottenere gli stessi risultati che sta facendo lui con la squadra e con il pacchetto. Essere dove sono nel 2021 è stata la migliore posizione possibile“. – Franco Morbidelli.

L’italiano nutre stima per il compagno con cui ha sempre avuto un bel rapporto dentro e fuori la pista. Anche il francese non sta ottenendo i risultati che meriterebbe pur tirando fuori il massimo possibile dalla sua YZR-M1. “È complicato fare quello che fa. Riesce sempre a mantenere la velocità in curva frenando con estremo ritardo. E grazie all’elevata velocità in curva, recupera molto tempo. Fabio massimizza ogni dettaglio della nostra moto, in ogni area ottiene il pieno potenziale dal pacchetto“. – Franco.

Dove andrà Morbidelli? Rins nel mirino Yamaha

Nel caso Franco non dovesse rinnovare con Yamaha in MotoGP si aprirebbero per lui un ventaglio di situazioni possibili per la prossima stagione: la prima è il passaggio in Yamaha WSBK al posto di Toprak Razgatlioglu che lo porterebbe fuori dalla griglia del motomondiale. Altra possibilità potrebbe essere quella di approdare in un team satellite della Ducati in classe Regina, con più probabilità in Gresini al posto di Diggia.

La sella lasciata libera da Morbidelli potrebbe essere invece occupata dallo spagnolo Alex Rins, attualmente pilota LRC Honda fino a fine 2024. Il contratto del pilota però, contiene una clausola che specifica il possibile passaggio anticipato in un altro team solo in caso sia un ufficiale, come in questo caso. Se questa possibilità si concretizzasse, la sella dello spagnolo potrebbe essere occupata dall’attuale Pramac Zarco, che a sua volta lascerebbe il suo posto a Marco Bezzecchi (fonte Sky Sport.com). La sella del Bezz rimarrebbe così pronta ad accogliere Frankie in Mooney VR46. D’altra parte invece tutto potrebbe rimanere come ora o si potrebbero creare ulteriori scenari che ci si aspetta vengano svelati già da Silverstone.

Ascolta Paddock GP Motomondiale

Riccardo Zoppi, Andrea Perfetti e Simone Massari tornano per analizzare il GP d’Olanda del Motomondiale. Non perdete la puntata in programma martedì 27 giugno alle ore 21:30 sul canale YouTube di Rossomotori. Paddock GP Motomondiale ritornerà poi martedì 8 agosto per l’analisi del GP di Gran Bretagna.

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Deborah Lazzaro

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