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Frederic Vasseur ha parlato della stagione 2023 della Scudeia Ferrari, dei progressi fatti e dei piani per il futuro.

Frederic Vasseur è stato recentemente intervistato da Franco Nugnes, per Motorsport.com, al quale ha raccontato tutto di questa Ferrari SF-23. Il progetto in corso che il manager francese sta guidando non ha avuto i risultati sperati all’inizio della stagione, ma con il passare delle gare dei momenti positivi ci sono stati. Ad un solo Gran Premio dalla pausa estiva, ecco che sono stati svelati i piani per il futuro prossimo e quello più lontano.

Vasseur spiega i suoi piani per Ferrari: nessuna rivoluzione, ma solo passi programmati

Il 2023 della Scuderia Ferrari si è aperto con l’arrivo di un nuovo caposquadra, Frederic Vasseur, al posto del dimesso Mattia Binotto. Il nuovo team principal era arrivato a Maranello tra lo scetticismo dell’opinione pubblica, ma almeno dal suo canto appariva pieno di aspirazioni. Purtroppo la realtà ha relegato la Rossa ad una partenza dal basso, dovendo scalare un cima piuttosto ardua per ambire a lottare per la vittoria. A metà della stessa stagione, si possono notare dei progressi, ma resta ancora tanta strada da percorrere per raggiungere la Red Bull di Max Verstappen. Dopo l’ultima gara corsa a Silverstone, con un povero nono e decimo posto per i piloti del Cavallino, i progressi visti in Canada e Austria sembravano esser spariti.

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Photo Credit: Ferrari Media Centre

Nei giorni a seguire, c’è stata l’occasione per il celebre giornalista di Motorsport.com, Franco Nugnes, di analizzare proprio assieme al team principal Ferrari tanti problemi e situazioni ancora poco chiare ai fan. Come per esempio per quanto riguarda l’idea di sviluppo, che Fred Vasseur ha spiegato in maniera molto chiara: Stiamo lavorando per cercare di migliorare dove siamo deboli, perché è l’approccio più giusto rispetto a cercare di copiare qualcun altro. La parte più difficile del lavoro è capire proprio dove siano le debolezze e poi sistemarle. Da questo punto di vista abbiamo fatto un buon passo avanti dopo l’Australia e poi un altro dopo Barcellona, anche se ci sono ancora delle debolezze specie se ci sono delle condizioni estreme”. Nessuna rivoluzione cercata, quindi, ma sono degli step organizzati per riuscire a progredire.

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Photo Credit: Ferrari Media Centre

Nella lunga intervista di Nugnes, Vasseur ha anche specificato quanto sia importante notare i buoni passi in avanti fatti in confronto anche ai competitors, per sottolineare che non si è mai stati fermi nell’arco di questa prima metà di stagione: Sicuramente abbiamo pagato un gap. Non è stata solo una questione di performance pura, perché è successo qualcosa che è andato a intaccare la confidenza dei piloti sulla vettura. Quando entri in curva e hai una perdita di carico aerodinamico, determina anche una perdita di bilanciamento e, quindi, si inizia ad accusare del sottosterzo. Comunque, il distacco è minore se consideriamo che a Jeddah avevamo un distacco di un giro, mentre in Austria abbiamo chiuso a 20 secondi.

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Alessio Auriemma

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