Aston Martin continua a stupire. Il team di Lawrence Stroll ha già collezionato cinque podi su sette gare disputate in questa prima parte di campionato. Il progetto di Aston Martin, però, punta sempre più in altro. Dal 2026 sarà Honda il loro nuovo fornitore di motori. Fabiano Vandone, ospite di Paddock GP, reputa una mossa astuta e strategica la scelta di dire addio a Mercedes, team costruttore e attuale fornitore, in favore dei nipponici, non soggetti alle limitazioni imposte dal budget cap.
Fabiano Vandone: “Aston Martin non vuole più essere il team di serie B della Mercedes”
Aston Martin non ha mai nascosto le proprie volontà. Mettere i bastoni tra le ruote alla Red Bull puntando ai due titoli mondiali, piloti e costruttori. La crescita esponenziale del team di Lawrence Stroll è principalmente il frutto di una cospicua serie di investimenti, che oltre ad una sede totalmente rinnovata, ha portato nel reparto sviluppi molte ex-figure chiave di Red Bull. La filosofia aerodinamica ispirata alle pance del team di Milton Keynes ha portato i primi risultati. Ben cinque podi in sole sette gare disputate. L’esperienza di un pilota sviluppatore e finalizzatole del calibro di Fernando Alonso ha sicuramente fatto il resto. Ma per Aston Martin è giunto il momento di emanciparsi, di non essere più una squadra B. Per questo motivo dal 2026 Mercedes non sarà più il fornitore motori del team di Stroll. Ospite di Paddock GP, Fabiano Vandone, ex pilota automobilistico, giornalista e ideatore di ChronoGP, ha giudicato la decisione di Aston Martin necessaria per iniziare una nuova era nel mondo della Formula 1.
“Ad inizio anno c’erano già stati dei segnali sul distacco tra Aston Martin e Mercedes. In alcune interviste Luca Furbetto e Fellow, neanche in maniera troppo velata, hanno ammesso Aston Martin, che per la stagione 2023, avesse richiesto delle specifiche motore diverse a quelle di Mercedes. Questo è un primo elemento di distacco. Il team di Stroll non era più contento dell’operato Mercedes. Non volevano più essere il team di serie B, costretto ad adattarsi a quello che gli veniva dato. Vogliono un motore sul quale poter costruire la propria monoposto in base alla loro filosofia. Mercedes in parte li ha soddisfatti, come nell’alloggiamento dei radiatori e nel polmone di aspirazione. Di fatto, però, il lavoro non è stato completato come Aston Martin avrebbe voluto” – Fabiano Vandone
Aston Martin sceglie Honda: una strategia vincente
Per poter sviluppare in maniera completamente autonoma in base alle proprie esigenze la monoposto, Aston Martin ha scelto di affidarsi ad Honda. Quest’ultima è uno dei motoristi ufficializzati dalla FIA per il 2026, rimasta senza un team cliente, data la separazione da Red Bull. Per Fabiano Vandone la scelta effettuata da Lawrence Stroll è una pura strategia. Honda non essendo un team costruttore, come lo è Mercedes, non sarà sottoposta a limitazioni economiche per il budget cap o alla diminuzione di ore di test. Potranno investire tutto il patrimonio che vorranno per realizzare il miglior motore possibile in vista del 2026, anno in cui il regolamento cambierà e inizierà concretamente in pista la collaborazione con Aston Martin.
“Honda è un’opportunità enorme. Ha dimostrato di saper fare dei motori come si deve. Si giocheranno poi anche carta del cambio regolamenti. Sarà un motore con un concetto diverso dato che si perderà uno dei due motori elettrici, la MGU-H. Cambieranno molto anche i rapporti tra il termico e l’elettrico, che avrà una capacità di batterie doppia rispetto all’attuale. La possibilità di iniziare questa collaborazione nel 2026 è un’enorme punto a favore per entrambi”. – Fabiano Vandone
“Adesso Honda è al di fuori di ogni qualsiasi logica che riguardi il budget cap. Può fare qualsiasi cosa perché non è un team costruttore di Formula 1. Qualsiasi cifra potrà essere investita perché non è assoggettata alle restrizioni economiche imposte dalla FIA. Essere come Audi e avere un costruttore che è libero di realizzare dieci motori e metterli ai banchi di prova senza limitazioni di orari è un vantaggio incredibile. Potranno avere un’accelerazione in termini di sviluppo che è dieci volte superiore a Ferrari, Renault e Mercedes. Il contratto con Honda è sicuramente stato una mossa strategica di Lawerence Stroll. Scegliere un costruttore che ha già vinto in F1 e metterlo nelle condizioni di poter spendere quello che vuole per costruire un motore fuori categoria”. – Fabiano Vandone
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Mara Giangregorio