Le donne in un mondo come il motorsport creano ancora scetticismo, mentalità comune non solo per chi guarda, ma anche nella stessa donna.

La figura femminile se inserita in un contesto prettamente maschile è ancora una scena che non convince tutti. A volte anche la donna stessa. In un mondo come quello del motorsport le donne sono infatti meno numerose degli uomini, forse a causa di una mentalità che crea ancora un limite da entrambe le parti.

Donne nel motorsport: il compito di dimostrare

Essere una donna in alcuni contesti è ancora oggi una cosa che crea dello scetticismo, nonostante il tempo abbia portato ad un maggior numero di figure femminili in mondi prettamente maschili. Le piste che ospitano le categorie motoristiche, ad esempio, restano una di quelle situazioni a cui difficilmente si associa una donna, soprattutto se ricopre determinati ruoli. I dubbi sembrano infatti sempre pronti ad affiorare quando la mente porta gli occhi a vedere una persona come fuori luogo. Perché, nonostante una mentalità che si è evoluta, resta ancora quest’idea? E soprattutto, è una cosa che arriva solo da chi guarda o la stessa donna guardandosi allo specchio è portata a credere a una mentalità che la considera meno di altri?

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Photo Credit: Red Bull Content Pool

“Ai miei tempi era impossibile vedere una donna in Formula 1 che facesse trasferte fuori casa anche per diversi mesi. La mentalità inoltre portava a considerare una donna che andava fuori casa con gli uomini come una poco di buono”. – Monica Zanetti

La mentalità descritta da Monica Zanetti in esclusiva per Formula Rosa è certamente cambiata. Oggi una donna, nella maggior parte delle culture mondiali, non è più infatti considerata come un essere vivente il cui scopo è solo quello di essere madre e moglie. Una donna oggi è medico, avvocato, ingegnere, presidente di una Nazione. Una donna oggi può ambire al lavoro che vuole.

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Photo Credit: Mercedes F1 Media Site

L’evolversi della mentalità non sembra però aver portato ancora a quel risultato per cui in tante hanno lottato e ancora lottano. Non è infatti la parità salariale il fattore più importante da cambiare, ma ciò che sembra essere ben radicato nelle menti del mondo. In uomini sì, ma anche nelle donne. Queste ultime infatti appaiono come in dovere di dimostrare di essere all’altezza. Un compito che spesso si auto-caricano sulle proprie spalle, dimenticandosi che il valore di una persona non deriva in alcun modo dal sesso della stessa.

Donne e motorsport: quando la mentalità è il vero limite da superare

Quando si parla di donne e motorsport l’accusa maggiore è soprattutto quella di un contesto non ancora pronto ad evolversi completamente. A volte però i limiti non giungono solo dal mondo esterno. La mentalità di una donna, per molto tempo, è infatti stata abituata a pensare all’essere femminile solo come a una moglie o a una madre. Una cosa che, guardando al passato, era una normalità senza scandalo. Uscire fuori da uno schema con anni e anni di permanenza non è dunque semplice.

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Photo Credit: Twitter

Una donna infatti spesso si guarda allo specchio vedendo un qualcuno di diverso da una semplice persona. La ricerca del difetto è forse una delle caratteristiche più comuni nel sesso femminile, carico di quell’autocritica che a volte può diventare nociva. Il riflesso che quello specchio restituisce è infatti, quasi sempre, quello di una persona che deve dimostrare di più, che deve essere di più. Un riflesso che dunque persa e che in alcuni casi rappresenta proprio quel limite complesso da superare, quella mentalità difficile da cambiare.

Una donna che vive uno di quei mondi prettamente maschili, come quello del motorsport, rischia infatti di vedersi fuori luogo, e non solo di essere vista così solo da occhi diversi dai suoi. Una mentalità che forse è stata costruita sulla donna, ma che lei per anni ha portato con sé come quell’amica fedele di cui si ha bisogno. “Una colpa” per cui oggi forse vuole fare ammenda costringendosi a dare di più per dimostrare di essere all’altezza del collega uomo. Una strada che altro non è che una tortuosa salita che porta così la stessa donna a commettere quell’errore a cui, col passare del tempo, diventa difficile rimediare. Quello di credersi meno.

Ascolta Formula Rosa su Spotify!

Ascolta il podcast Formula Rosa con l’intervista integrale a Monica Zanetti sul nostro profilo Spotify. Con Mara Giangregorio, la Lady F40 ha raccontato la sua personale esperienza nelle officine di Ferrari, l’incontro con il Commendatore Enzo Ferrari e la nascita di Scuderia Belle Epoque.

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Chiara Zambelli

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