Dopo i test MotoE sul circuito di Barcellona, Maria Herrera ha riscontrato alcuni problemi di adattamento alla Ducati VL21, molto diversa dalla Energica guidata fino alla scorsa stagione. La pilota spagnola è una veterana della categoria, avendo esordito proprio nel 2019 quando fu creata la MotoE.

Le parole di Maria Herrera sulla nuova MotoE

Dal 2019 in categoria (anno della sua introduzione) Maria Herrera si appresta a iniziare la sua quarta stagione in MotoE, quest’anno con il team Aspar. Dopo anni di militanza in Moto3, Herrera ha sposato la causa MotoE quando ancora lo scetticismo era molto prorompente. Ora siamo arrivati alla seconda vita del campionato elettrico, con la novità di Ducati che ha portato in pista la sua VL21. Una moto molto diversa e più prestazionale rispetto all’Energica che però sta creando alcuni problemi di adattamento.

La pilota spagnola ha evidenziato queste differenze sostanziali rispetto alla generazione precedente di MotoE, come riportato da Speedweek.com.

Puoi frenare più tardi e fermare la moto meglio della Energica. È anche più facile sterzare quando si cambia direzione. La moto è complessivamente più leggera, ma il peso è concentrato nella parte anteriore della moto. Dobbiamo mettere più peso nella parte posteriore della moto per trovare più trazione, anche se è molto divertente derapare

Maria Herrera MotoE
photo credits: motogp.com

Il grande problema riscontrato dalla Herrera è proprio la mancanza di aderenza al posteriore, causa anche del suo peso ridotto e quindi una maggiore difficoltà a sollecitare in modo corretto lo pneumatico posteriore.

Non mi sento ancora molto bene perché non ho ancora fiducia nella ruota anteriore. È ancora difficile a causa del mio peso perché non ho alcun carico sulla ruota posteriore, quindi non posso controllare l’aderenza sulla ruota posteriore. Ma su questo punto stiamo lavorando e abbiamo fatto un passo avanti, anche se siamo ancora lontani

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Simone Massari

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