Il regolamento di F1 sui motori delle vetture dal 2026 subisce nuovi cambiamenti. Nelle ultime giornate, tra i team motoristi sono state concordate delle modifiche che vanno a limare la prima bozza pubblicata dalla Federazione. A partire da quella stagione, infatti, l’organizzazione del circus più seguito al mondo metterà in campo delle novità per ridurre le emissioni delle power unit. Carburanti sintetici, l’eliminazione dell’MGU-H e tante altre novità si aggiungeranno nel corso del tempo grazie alla collaborazione dei team.
F1 Motori 2026, quali sono i primi cambiamenti al regolamento
Nella settimana che precede la data odierna, i team motoristi del campionato di Formula 1 hanno discusso di diversi punti del regolamento 2026. Fra tre stagioni, la F1 vivrà un altro momento di importante evoluzione della categoria, grazie in particolare al nuovo regolamento sulle power unit. Lo scopo delle nuove regole sarà ridurre notevolmente le emissioni di anidride carbonica che i motori producono, oltre che rendere sempre più efficienti i componenti che ne fanno parte. Attualmente, i competitors interessati alla produzione di motori sono Ferrari, Mercedes, Alpine e Red Bull Powertrains, che lavora a stretto contatto con i tecnici Honda.
Nelle conversazioni degli ultimi giorni, i produttori hanno portato sul tavolo alcuni difetti della prima bozza emanata del regolamento, che riguarda in particolare le candele, il turbo e soprattutto i software di gestione della parte elettrica. Nel primo caso, le in ciascun cilindro la candela non potrà effettuare più di una scarica a ciclo, mentre i motori attualmente impiegati possono eseguire fino a cinque accensioni. Tuttavia, i team si sono trovati d’accordo sull’aumentare l’energia di scarica della candela da 80 mJ a 120 mJ, permettendo degli importanti vantaggi a livello di potenza ed efficienza. Per produrre girante del compressore saranno, invece, utilizzabili leghe di titanio ancora più resistenti di quelle concesse prima.
La modifica più importante in chiave futura tocca, però, la parte elettrica della power unit. Si passerà da da 120 a 350 kW, erogando quindi ben il 50% della potenza complessiva. A quel punto il software di controllo della PU avrà un valore fondamentale per la vettura. Questo infatti avrà un ruolo cardine poiché gestisce fattori come l’efficienza, il surriscaldamento e la guidabilità della parte ibrida. Per questo motivo, le power unit montate dai team clienti potranno essere gestite solo dai software di controllo della casa produttrice delle power unit. A piccoli passi, continua il cammino di evoluzione tecnica della Formula 1.
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