Nella docuserie "All In" a lui dedicata, Marc Marquez è tornato sul 2015 e su come si arrivò a quella tensione in pista

La tanta attesa docuserie su Marc Marquez, “All In”, prodotta da Amazon farà parlare di se. Il campione spagnolo è tornato al 2015, svelando retroscena eclatanti e un’ammissione che non lascia spazio a interpretazione. Forse è stato messo un punto a questa annosa diatriba, un punto che però farà molto discutere.

La docuserie “All In”: il retroscena della rottura Rossi-Marquez

E’ tra gli episodi sportivi più discussi degli ultimi anni. Quando si parla del dualismo Rossi-Marquez non può che sovvenire alla mente il finale della stagione 2015. Una situazione torbida, scaturita da numerosi fattori all’interno di un campionato frenetico.

Se fino ad ora si immaginava che l’evento scatenante della rottura del rapporto tra Rossi e Marquez fossero gli scontri in pista di Argentina e Olanda, ma non è propriamente così. L’otto volte campione del mondo ha raccontato di un retroscena al Ranch del “Dottore”, nel 2014, dove il numero 93 avrebbe battuto il record della pista, infastidendo Rossi.

Valentino Rossi per me significa spettacolo. Per me era un idolo. Da piccolo ero tifoso di Pedrosa e Rossi. Era più di un modello, perché il modello è a ciò a cui aspiri. Lui era un idolo. Nel 2014, dopo la gara di Misano, andai al suo ranch. Vi rimasi un giorno. Si gareggiava per battere il record della pista. E da quel giorno… Credo che sia cambiato qualcosa. I rapporti si sono un po’ raffreddati. Non so dire perché. Forse ci rimase male quando battei il record della pista. Non lo so… Gira questa voce”

Malesia 2015: l’attacco diretto

La conferenza stampa della Malesia 2015 è stata il culmine delle tensioni. Dopo che Rossi, apertamente, sottolineò come Marquez aiutò Lorenzo in Australia, con il pilota di Cervera che si sentì profondamente colpito da queste affermazioni.

Il 2015 è stato un anno folle e intenso. In Argentina io e Valentino ci siamo incontrati in pista e poi è successa la stessa cosa anche ad Assen. Le tensioni si accumulavano. Se sei veloce non ti preoccupa nulla, non hai tempo per le idiozie. Se vai piano, ti senti inferiore e sei convinto di perdere, allora inizi a cercare scuse, sperando di rimestare nel torbido

Nella serie tv “All In” non è intervenuto solo Marc. Anche la mamma Roser ha raccontato il frangente in cui Valentino Rossi fece quelle dichiarazioni di accusa verso suo figlio.

“Dopo quella conferenza in Malesia, Julià (il papà di Marc, ndr) mi chiamò al telefono e mi disse ‘Togli subito dalla camera di Marc tutti i poster e le foto di Valentino e tutti i modellini delle sue moto’. Misi tutto in uno scatolone e quando tornò a casa dopo il GP non c’era più traccia di tutti quei cimeli

photo credits: motogp.com

Il “privilegio” di essere Rossi per Marquez

Nella docuserie a lui dedicata, Marc Marquez non ha giocato decisamente in difesa. E le dichiarazioni rispetto all’episodio in gara in Malesia sono nette, senza spazio a interpretazioni ulteriori. La posizione dei due piloti è chiara ormai da otto anni a questa parte, ma questa volta l’otto volte campione del mondo ha voluto infierire con un’affermazione che farà discutere. E’ andato a criticare direttamente la direzione gara.

“Domenica in griglia di partenza, annunciano il mio nome e il pubblico inizia a fischiare. Me ne frego sempre dei fischi ma non capivo che colpa avessi, cosa avevo fatto per meritarmeli. C’è ancora chi dice che sono stato io ad andare contro la sua moto. ‘Non ti ha dato un calcio, ha solo aperto un po’ il piede’. Mi ha spinto verso il margine della pista, non mi ha lasciato spazio, mi ha guardato ed ha allungato il piede. In quella vicenda ci fu anche un errore del direttore di gara. Quando succedono certe cose, dovresti automaticamente essere squalificato. Se non ci fosse stato Valentino Rossi sono certo che la bandiera nera sarebbe stata esposta immediatamente

Marquez All In
photo credits: motogp.com

L’ammissione ad “All In” di Marquez su Valencia 2015

Chi segue questo sport da diversi anni si ricorda nitidamente delle dichiarazioni di Valentino Rossi alla fine della gara a Valencia, terminata al quarto posto per il “Dottore”, dopo una rimonta dall’ultimo posto per via della penalizzazione rimediata dallo scontro in pista con Marquez in Malesia. Il nove volte campione del mondo era sicuro che il nativo di Cervera avrebbe fatto di tutto per non ostacolare Lorenzo e così è stato. E ora c’è anche la chiara ammissione di Marc Marquez.

“Non avevo la motivazione per superare Jorge, perché quello che hanno creato per me e quello che mi hanno fatto vivere in quelle due settimane non lo auguro a nessuno. Tanto meno a un ragazzo di 22 anni. Mi dicevano: ‘Lo sai che Valentino Rossi, attraverso i media, ha molto potere, e molte persone si rivolteranno contro di te’. Se qualcuno mi manca di rispetto, di carattere ne ho, e di palle ancora di più”. “Avrei potuto buttarmi dentro all’ultima curva e provare il sorpasso su Lorenzo senza sapere cosa sarebbe successo? Sì. Ma avrei davvero fatto vincere il titolo a una persona che mi aveva fatto tutto quello che mi ha fatto Valentino Rossi? No”.

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Simone Massari

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