Mark Webber ha previsto che la Red Bull rimarrà la squadra più “pericolosa” nel 2023, nonostante la squadra debba affrontare una penalità per aver violato il limite del budget cap del 2021.
Red Bull team da battere per Mark Webber
La squadra con sede a Milton Keynes ha vinto entrambi i campionati nel 2022, con Max Verstappen che ha segnato un record assoluto di 15 vittorie consecutive in una singola stagione, mentre la squadra ha conquistato la corona Costruttori per la prima volta dal 2013. La controparte, la Scuderia Ferrari, ha rappresentato una seria minaccia durante la fase iniziale del campionato, abbandonando effettivamente gli sviluppi della F1-75 dopo il GP di Francia.
Mentre Verstappen ha suggerito che i suoi rivali potrebbero essere più una minaccia nel 2023, Webber ritiene che questa osservazione sia stata “molto gentile da parte di Max”.
“La Red Bull è ancora la squadra più pericolosa in pista. In realtà, tutti devono migliorare i propri giochi in tutti gli aspetti. Abbiamo visto che la Mercedes aveva una grande affidabilità, la Ferrari ovviamente meno. Ma la Red Bull aveva una buona affidabilità ed era forte su tutte le piste. E Max, a volte è solo e pare gareggiare in un’altra categoria. Penso che il momento clou per me sia stato vedere cosa ha fatto sul campo a Spa. È stato semplicemente incredibile e sono certo che, nonostante la punizione inflitta, sarà ancora la squadra da battere”.
Un fattore che sarà diverso per la Red Bull nel 2023 è la punizione che il team ha ricevuto per aver violato il limite del budget cap del 2021. A ottobre è stato confermato che alla squadra era stato ordinato di pagare una multa di 7 milioni di dollari, oltre a dover rinunciare al 10% della loro indennità di sviluppo aerodinamico.
Verstappen ha precedentemente suggerito che la penalità “ferirà” la Red Bull, mentre il capo del team Christian Horner ha affermato che la punizione potrebbe costare loro “fino a mezzo secondo al giro”. Webber, come ammesso sul sito internet Autosport.com, che l’impatto della sanzione è difficile da prevedere, ma si aspetta che l’organizzazione se ne occupi.
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