Pronta l’indagine FIA per il superamento o meno del budget cap nel 2021 da parte di Red Bull. La casa di Milton Keynes pare abbia commesso un reato minore e, pertanto, non sarà severamente punita mantenendo il suo titolo mondiale conquistato da Verstappen la passata stagione, ma ancora nulla è confermato.
FIA inizia a decidere il destino di Red Bull dopo la violazione del budget cap
Nove squadre su dieci sono sotto la soglia del budget cap, ma la Red Bull ha una lieve violazione di spesa eccessiva, che significherà una leggera penalità poiché sotto il 5% di spesa extra. Non si sa ancora esattamente quale sarà questa punizione. In teoria, i punti possono ancora essere sottratti, ad esempio, da Max Verstappen, anche se questa sembra essere una misura da infliggere in caso di un superamento dei costi superiori al 5%.
Sette squadre hanno ricevuto un “certificato FIA Cost Cap” e tre squadre no. Red Bull per aver superato il budget cap, assieme ad Aston Martin e Williams non avrebbero tale certificazione. L’Aston Martin ha commesso un errore procedurale nel 2021 e la Williams lo aveva già fatto: questo era già noto.
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Red Bull nega le accuse sul limite del budget cap
Secondo quanto emerso dalle ultime notizie provenienti direttamente dalla penna olandese del giornalista Erik Van Haren, la FIA punirebbe la Red Bull per aver superato il budget cap di 1-2 milioni di dollari. Tale spesa, però, non sarebbe imputabile a costi di sviluppo extra, ma a spese per catering e assenze per malattia. Quindi, alcuni dipendenti non sarebbero coperti dal budget cap a differenza di altri (come ingegneri tecnici).
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Raffaello Caruso
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