carriera marco simoncelli
La carriera di Marco Simoncelli ha visto alti e bassi, problemi di adattamento e incomprensioni, ma ha comunque lasciato il segno.

Celebriamo la nascita di un pilota coriaceo che in poco tempo ha saputo conquistare popolarità tra i tifosi e gli addetti ai lavori. Ripercorriamo la sua carriera, dalle minimoto fino all’approdo in MotoGP con Fausto Gresini. Il “Sic”.

L’inizio della carriera di Marco Simoncelli

Come la maggior parte dei piloti che troviamo in griglia, l’esordio su due ruote di Marco Simoncelli avviene sulle minimoto e a 12 anni è già campione italiano di categoria. Dopo soli due stagioni il “Sic” riesce a conquistare il titolo europeo 125, un trampolino di lancio per il mondiale. Nello stesso anno appunto, il 2002, Simoncelli inizia ad approcciare in motomondiale salendo sull’Aprilia CWF – Matteoni Racing sul circuito di Brno sostituendo Jaroslav Hules che passò a metà stagione in 250. In Portogallo, lo stesso anno, conquista un 13esimo posto che fa ben sperare per il futuro del pilota di Coriano.

carriera Marco Simoncelli
Photo Credit: MotoGP Official Website

Finito con soli 3 punti il suo esordio in 125, l’anno successivo cambia team e le sue prestazioni crescono. Un pilota sicuramente penalizzato dall’altezza rispetto alle quarto di litro davvero compatte. La vittoria stenta ad arrivare e bisogna aspettare fino al 2004 per vederlo tagliare il traguardo davanti a tutti. La caratteristica principe di Simoncelli è l’adattamento al bagnato. E’ un “pilota d’acqua” ed è proprio sotto la pioggia di Jerez nel 2004 che porta a casa la sua prima vittoria iridata.

carriera Marco Simoncelli
Photo Credit: MotoGP Official Website

Nel 2005 si appresta a correre la sua terza stagione completa nel motomondiale. Gli addetti ai lavori cominciano a capire il talento del pilota romagnolo e contestualmente anche la sua difficoltà nel continuare in questa categoria vista la fisicità. I risultati iniziano ad arrivare con più costanza: sei podi, una vittoria e il quinto posto mondiale. Ormai si capisce che le 125 sono un mezzo limitante per il talento del “Sic” e nel 2006 farà l’upgrade passando alle 250.

Il passaggio in 250 e il titolo mondiale

L’approdo nella classe di mezzo arriva con i presupposti migliori. Simoncelli viene collocato nel team Metis Gilera che aveva a disposizione una RSV 250 ufficiale, per permettergli di essere subito competitivo, grazie anche all’esperienza del capotecnico di Valentino Rossi e Marco Melandri in Aprilia, Rossano Brazzi. I risultati non convincono evidentemente la dirigenza del gruppo Piaggio che decide nel 2007 di non fornire più al team una moto ufficiale, fatto che mette in crisi il pilota romagnolo, mantenendolo sui risultati dell’anno precedente.

Photo Credit: MotoGP Official Website

Dopo i malumori del “declassamento” dell’anno 2007, il “Sic” si appresta ad iniziare l’annata 2008 che sappiamo tutti quanti come è andata a finire. Ma l’inizio è tutto fuorché incoraggiante. Il suo capotecnico, dall’anno prima, è diventato Aligi Deganello, che si rivelerà molto più di un semplice componente del suo team. Come detto, il campionato iridato 2008 inizia con due zeri per Marco, ancora a bordo di una moto non ufficiale. La prima vittoria arriva a casa sua, al Mugello, seguita da un’altra in Catalogna.

Questi risultati fanno pensare ad Aprilia di fornire un pacchetto evoluto a Marco Simoncelli che premierà la scelta della casa madre con altre tre vittorie al Sachsenring, Motegi e Phillip Island e con il titolo mondiale conquistato con il terzo posto di Sepang. Una vittoria sudata (nel vero senso della parola, Marco soffriva molto in caldo, arrivando alla fine della gara malese stremato), ma con quell’immagine di lui con le braccia aperte che rimarrà nella storia di questo sport. Una pista beffarda che ha dato tanto al “Sic” e che ha strappato a tutti, tre anni dopo, un pilota talentuoso, ma soprattutto un figlio a Paolo e Rossella.

Photo Credit: MotoGP Official Website

A differenza di oggi che si ha sempre più fretta di promuovere i piloti, nel 2009, nonostante il titolo mondiale, il “Sic” decide di rimanere a difendere il titolo in 250, dando vita a duelli che ancora oggi si ricordano, come la battaglia al Mugello con il suo amico Mattia Pasini.

La carriera di Marco Simoncelli in MotoGP

Dopo quattro anni in 250, la carriera di Marco Simoncelli svolta con l’approdo al team Gresini in MotoGP. Al fianco di Marco Melandri, il pilota di Coriano sale in sella alla RC212V ottenendo come miglior posizione la quarta in Portogallo. Comincia a dare fastidio ai “Big” della classe regine l’anno successivo. Nel 2011 HRC decide di supportare con un pacchetto factory il campione del mondo 2008, che fa vedere subito i miglioramenti rispetto gli anni precedenti. Due quinti posti all’inizio campionato dimostrano la crescita del romagnolo che conquisterà anche due pole position in Catalogna e Olanda. Il primo podio arriva a Brno, pista che coincide al suo esordio nel motomondiale otto anni prima, mentre come miglior risultato un secondo posto il 16 ottobre 2011, a Phillip Island.

carriera Marco Simoncelli
Photo Credit: MotoGP Official Website

Il giornalista, stando ai miei studi, dev’essere imparziale, oggettivo ecc ecc. Beh in questo caso mi permetto di prendermi una pausa dal ruolo. Per chi scrive, non è facile ricordare quel momento, tatuato nella mente. Un pomeriggio autunnale passato davanti alla televisione, con la faccia attaccata allo schermo sperando in buone notizie. Quando inquadrarono Paolo Simoncelli con le mani nei capelli, per me era già tutto chiaro. La carriera di Marco è durata troppo poco. Una stella che si è spenta troppo presto.

SEGUICI SU:

📱 Facebook, la nostra pagina ufficiale.
📸 Instagram, foto a sfondo motoristico e non solo!
🎙 Spotify, per ascoltare il meglio dei podcast in cuffia.
📹 YouTube, per gustarti tutti i nostri video.
👔 LinkedIn, rimani aggiornato sulle nostre offerte e contenuti.

Simone Massari

About Post Author