Mercedes difende Lewis Hamilton a seguito dell'errore compiuto in curva uno durante il GP d'Azerbaijan. Mike Elliot spiega la vicenda

Nonostante siano trascorsi ormai molti giorni dal GP d’Azerbaijan, la Mercedes difende Hamilton e non attribuisce alcuna colpa al sette volte campione del mondo. Quel lungo in curva uno durante la ripartenza alla Mercedes è costato un ritorno all’egemonia e sul web non sono tardati ad arrivare i leoni da tastiera che si sono in divisi in due gruppi: chi difendeva a spada tratta il pilota inglese e chi, invece, lo ha attaccato etichettandolo come ‘pilota sopravvalutato’.

La Mercedes difende Hamilton a spada tratta

Il caso del ‘bottone magico’, che è costato un piazzamento sul podio ad Hamilton e di conseguenza anche il ritorno al vertice della classifica piloti, fa ancora discutere. A seguito di questo episodio che ha suscitato un certo scalpore nel panorama mediatico della F1, molti ex piloti ed anche giornalisti – tra cui Jacques Villeneuve – hanno accusato Lewis Hamilton di essere arrivato ormai all’apice della sua carriera visti i suoi ripetuti errori.

Eppure Mercedes non ci sta e ha difeso la sua punta di diamante tant’è che si è ormai molto vicini al rinnovo di contratto per il pilota anglo-caraibico. Così, proprio come si fa col proprio figlio preferito, la Mercedes si è addossata tutte le colpe accadute durante le concitate fasi finali del GP azero. A fare da portavoce della situazione è stato Mike Elliott, aerodinamico della casa di Stoccarda che commenta così:

So bene, avendo parlato in questi giorni con Lewis, che lui sente una parte di responsabilità per quello che è successo. Ma la realtà è che Lewis fa così pochi errori e questo è davvero ciò che lo pone su un piano diverso rispetto a tanti altri suoi colleghi presenti in griglia. Il nostro dovere è quello di cercare di dargli una macchina dove sia più difficile per lui fare errori e che possa spingerlo oltre i suoi limiti. Come team, dobbiamo prenderci la nostra parte e dobbiamo cercare una soluzione su come migliorare ancora di più. Questo è qualcosa che metteremo in atto nelle prossime gare.

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Raffaello Caruso

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