I promoter del GP del Canada sono sotto esame per il caos creatosi durante il weekend di Formula 1 a Montreal. La mancata organizzazione e infrastrutture poco adeguato hanno creato grandi disagi a spettatori e team, tanto che Stefano Domenicali, CEO della F1, è dovuto intervenire.
Caos GP Canada: sono sotto esame i promoter per i disagi creati
Il GP del Canada ha offerto uno spettacolo emozionante agli spettatori, ma il caos causato dalla pessima organizzazione dei promoter del Gran Premio canadese ha causato diversi problemi. I disagi sono stati molteplici, tanto che il CEO della F1 Stefano Domenicali si è dovuto scusare con tutti i team per il disagio. Le lamentele sono iniziate quando, a causa di un problema di comunicazione tra circuito e polizia, ospiti e membri dei team sono rimasti bloccati per ore, poiché l’ingresso del circuito era rimasto chiuso sia venerdì che sabato. Il circuito si trova sull’isola artificiale di Notre Dame, costruita nel fiume San Lorenzo e utilizzata come sede dei Giochi Olimpici del 1976. Tuttavia, gli agenti di polizia hanno chiuso i punti di accesso al ponte a causa della congestione sull’isola, con la gara che ha attirato un’affluenza record di 350.000 persone nei tre giorni.
Ulteriori problemi hanno riguardato le hospitality allagate, che galleggiano parzialmente su un lago utilizzato per le gare di canottaggio durante i Giochi estivi del ’76. Anche il parcheggio riservato ai VIP, apparentemente non adeguato alle condizioni meteo, si è trasformato in un bagno di fango. Questo ha creato grande disappunto per tutti gli ospiti, che avevano pagato il biglietto abbastanza salato. Tra i vari problemi riscontrati, durante le prove libere del venerdì, molti fan sono stati bloccati a causa di una notizia erronea che annunciava l’interruzione della sessione a causa della forte pioggia. Questa informazione, risultata poi falsa, ha solo aggravato ulteriormente la situazione organizzativa già critica del weekend. Anche le cabine di commento delle varie TV hanno subito perdite, causando danni all’attrezzatura.
Come se non bastasse, anche i fan hanno agito contro il regolamento, invadendo la pista subito dopo la bandiera a scacchi, creando una situazione molto pericolosa. Per questo motivo, la FIA ha convocato l’organizzatore del GP, Octane Racing Group, successivamente ammonito dalla stessa Federazione.
Il futuro del GP del Canada
Il Circuito del Canada ha un accordo con la Formula 1 fino al 2031, data anche la grande affluenza degli ultimi anni. Tuttavia, sono assolutamente necessarie delle modiche da parte dei promoter, in modo da soddisfare le ambizioni, sempre più esigenti, della F1. Una delle richiesta della F1 è anticipare l’appuntamento canadese, pianificandolo in concomitanza a quello di Miami, per migliorare i problemi logistici e raggiungere gli obbiettivi riguardanti la sostenibilità.
Altre richieste includono il miglioramento dei punti di accesso alla pista e una migliore comunicazione con la polizia e il personale di sicurezza. Si chiede inoltre di migliorare le dimensioni del paddock e delle infrastrutture, come ad esempio i servizi igienici permanenti. Fondamentale è l’aggiornamento dei box VIP e l’aggiunta di tetti alle tribune, onde evitare che i tifosi si bagnino.
Motorsport.com, che riportato le varie problematiche riscontrate, ha chiesto un commento al promoter del GP Canadese, senza ricevere alcuna risposta.
LEGGI: “McLaren sfida Red Bull: è la seconda forza del campionato 2024?”
📱 Facebook, la nostra pagina ufficiale.
📸 Instagram, foto a sfondo motoristico e non solo!
🎙 Spotify, per ascoltare il meglio dei podcast in cuffia.
📹 YouTube, per gustarti tutti i nostri video.
👔 LinkedIn, rimani aggiornato sulle nostre offerte e contenuti.
🖥 Google News, per rimanere aggiornato sulle news direttamente dal tuo discovery.
Alessandra Mottadelli