Le prime due gare del 2024 di Lewis Hamilton sono state estremamente difficoltose al volante della Mercedes W15. Battuto da Russell sia a Sakhir che a Jeddah, il sette volte campione del mondo continua a volere grandi cambiamenti per la sua monoposto. A detta dell’ex ingegnere di Formula 1 Gary Anderson però il team di Brackley non saprebbe da che parte iniziare.
Hamilton e il rapporto con la Mercedes W15, Anderson punge il team anglo-tedesco
Una W13 sbagliata nel concetto e una W14 con soluzioni ibride hanno portato Lewis Hamilton ad allontanarsi dalla Mercedes. Il campione di Stevenage aveva indicato ai suoi ingegneri che si doveva prendere un’altra strada già all’inizio del 2023, ma il team non lo ha ascoltato sin da subito. In tutto questo le Frecce d’Argento non sembrano essere partite con il piede giusto nemmeno nel 2024: al momento la W15 se la gioca ad armi pari solo con la McLaren, mentre Red Bull e Ferrari sono più lontane. Questo a dispetto delle dichiarazioni fatte da Toto Wolff e James Allison negli ultimi mesi della passata stagione, con i due che si aspettavano una vettura ben più competitiva.
Ovviamente la Mercedes ha le risorse economiche ed umane per recuperare sugli avversari, ma Gary Anderson è di un altro avviso. Infatti per l’ex direttore tecnico di Jordan, Stewart e Jaguar, il team anglo-tedesco non sa ancora dove intervenire per risolvere i problemi di una monoposto ad effetto suolo. Inoltre l’opinionista del The Telegraph ha anche mosso una critica a Lewis Hamilton, dicendo che si concentra troppo su ciò che si trova in superficie.
Qui di seguito un estratto delle parole di Gary Anderson, riportate dal sito FormulaPassion.it: “Dopo Jeddah Hamilton ha detto che bisogna apportare grandi cambiamenti alla W15. Ha detto che i rivali hanno ancora concetti diversi. Ma Hamilton sta parlando solo di ciò che si vede. La parte critica di queste vetture è il fondo e quello che si vede non è necessariamente ciò che fa funzionare la macchina. La W15 ha bisogno di molto lavoro al di sotto della superficie, ma la preoccupazione è che in Mercedes non abbiano ancora capito di cosa ha bisogno una vettura a effetto suolo”.
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Giacomo Lago
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