Con i test pre-stagionali alle porte non si placano le indiscrezioni intorno al caso Horner, su cui è intervenuta anche Ford, che avrebbe una clausola di uscita nel contratto con Red Bull. A dare tale notizia è il Financial Times britannico. Il team principal al momento resta saldo al suo posto nonostante in molti sembrino spingere per una risoluzione definitiva.
Red Bull-Ford: clausola di uscita nel contratto
L’ombra del caso Horner continua ad aleggiare sulla F1, con l’intervento da parte di Ford che ha fatto scattare qualche allarme, soprattutto perché secondo le indiscrezioni il contratto con Red Bull avrebbe una clausola di uscita. La casa automobilistica americana entrerà infatti nel Circus a partire dal 2026 in collaborazione con il team di Milton Keynes. I lavori per il futuro della F1, visto l’arrivo di una nuova era regolamentare, continuano anche se qualcosa sembra scricchiolare a livello “politico”.
Negli scorsi giorni Ford aveva infatti rotto il silenzio sull’ormai di dominio pubblico caso Horner. A parlare è stato Mark Rushbrook, capo di Ford Performance Motorsport. Rushbrook ha infatti sottolineato lo standard elevato rispetto a comportamenti e integrità a cui si attiene Ford, non solo in quanto grande realtà ma anche come azienda familiare. Valori che, al momento, sembrano non essere molto coerenti con le accuse di comportamenti inappropriati mosse contro Christian Horner.
Le dichiarazioni non hanno nascosto un giusto fastidio per quanto sta accadendo in casa Red Bull, nonostante commenti diretti non siano stati fatti. Qualcosa però internamente sembra comunque muoversi. Secondo quanto scritto dal Financial Times, sul contratto con il team di Milton Keynes ci sarebbe una clausola di uscita che Ford potrebbe utilizzare nel caso in cui le accuse a Horner venissero confermate. La testata economica britannica ha infatti riportato che chi conosce il contratto in questione avrebbe riferito che Ford può lasciare Red Bull nel caso lo desideri.
Una perdita che, se dovesse mai verificarsi, sarebbe uno smacco non solo a livello di immagine. Come detto, i lavori tra le due parti in vista del cambio regolamentare del 2026 sono infatti iniziati da tempo. Un colosso come Ford per una realtà come Red Bull è un aiuto importante per giungere al desiderato motore, soprattutto dopo la rottura annunciata con Honda. Perdere tale collaborazione significherebbe, con tutta probabilità, ricominciare da zero. E, come noto, il tempo in un mondo come quello della F1 è fondamentale.
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