Lewis Hamilton ed il suo passaggio in Ferrari apre la ricerca di nuovi ingegneri, secondo Fabiano Vandone. Nell’ultima puntata di Paddock GP, il celebre conduttore di Chrono GP ha parlato di ciò che comporterà l’arrivo a Maranello del sette volte campione del Mondo. Tra le richieste del tanto atteso pilota ci sono anche persone che lavoreranno allo sviluppo della nuova monoposto, al fine di costruire la vettura vincente a partire dal 2025.
Lewis Hamilton secondo Fabiano Vandone: la figura giusta per rilanciare Ferrari
La storia della Formula 1 ha visto molti campioni del Mondo lasciare la propria squadra, al termine dei cicli vincenti, per accasarsi in Ferrari. “Chiunque è un fan della Ferrari” disse nel 2016 Sebastian Vettel, l’ultimo dei vincenti ad entrare a Maranello per costruire una squadra da mondiale. Tuttavia, il tedesco non riuscì a conquistare alcun titolo. Nel 2025, a sorpresa di tutti, Lewis Hamilton entrerà nella squadra ora capitanata da Frederic Vasseur, suo ex team principal nelle serie minori con ART Grand Prix.
L’arrivo del sette volte iridato in Italia comporterà per il Cavallino Rampante un probabile cambiamento, simile ad una rivoluzione. Oltre al suo cambio di tuta, nuovi esperti dell’ambito tecnico metteranno piede nella GeS, soprattutto quelli richiesti dal pilota stesso. Secondo Fabiano Vandone, ospite della puntata di Paddock GP dedicata ai test in Bahrain, la capacità dell’originario di Stevenage richiederà di un buon seguito di ingegneri e professionisti in varie aree, che saranno necessarie per ottenere il progresso desiderato.
“Hamilton ha una competenza tecnica che, messa insieme ad un buon ingegnere di pista, si traduce in informazioni al progettista. Questo anche perché Lewis ha una conoscenza estremamente allargata avendo vissuto tre generazioni di auto. Io sono convinto che possa suggerire la corretta visione tecnica e di sviluppo in Ferrari. Sarà una figura determinante nella scelta della strada, delle figure, delle infrastrutture per andare verso una direzione ben precisa”.
“È importante che il britannico abbia un corredo di tecnici a supporto, altrimenti sarebbe inutile la sua sola presenza in Ferrari. Le regole del gardening non consentono ad ingegneri di entrare a Maranello adesso, ma senza Lewis sarebbe anche questa volta vano. È probabile che, quando ci sono stati gli accordi tra team e pilota, è stata fatta anche la lista di ingegneri che servono“.
Nuovi ingegneri in Ferrari al seguito di Lewis Hamilton: ma chi saranno?
Nell’arco delle prime settimane del 2024, a giochi ormai fatti per l’inizio della nuova stagione, il passaggio di Hamilton in Ferrari ha scatenato un terremoto. Mediaticamente il suo apporto è stato incredibile, generando le prime idee sugli scenari che si accenderanno a partire dal 2025. Appurato che il numero 44 voglia dei membri abili nello sviluppo della nuova Rossa, resterà ancora per un po’ in dubbio chi saranno gli ingegneri ad approdare in Ferrari.
Ascoltando le parole di Fabiano Vandone a Paddock GP, ci sarebbero già dei nomi al corrente della dirigenza del Cavallino, da ingaggiare per sostenere la rivoluzione di Sir Lewis. Innanzitutto, è stata stilata una prima categoria, definita “invisibile”, con tutti quei ruoli minori ma al tempo stesso importanti per una produzione eccellente. Tra il gardening e i segreti nascosti ai media, sarà necessario aspettare ancora un po’, per scoprire chi si celerà dietro i nuovi accordi di Ferrari.
“Magari sono anche figure sconosciute, ma fondamentali in certe aree dove sono l’eccellenza. La lista dei nomi invisibili da ingaggiare è già all’attenzione di qualcuno. Muovere quei nomi non è impossibile, ed è già un risvolto importante. Diventa importante trovare anche delle figure che siano in grado di supportare un pilota come Lewis Hamilton, team leader che dà un indirizzo tecnico”.
“Se da una parte è più facile muovere figure invisibili – e da una parte probabilmente è stato già fatto – viceversa è molto più delicato fare offerte a figure di prima grandezza nella progettazione delle monoposto senza che i media abbiano la percezione di quello che stia succedendo. Nel clima di terremoto del campione in Ferrari, io immagino che le squadre si siano preoccupate di bloccare le loro persone più importanti aumentando i loro contratti”.
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