Davide Tardozzi, team manager del Ducati Lenovo Team, ha dichiarato che il marchio di Borgo Panigale non è preoccupato dalla concorrenza interna presente in MotoGP e non impedirà mai a qualsiasi squadra satellite di battere quella ufficiale.
Davide Tardozzi nella lotta al titolo piloti 2023 con le Ducati protagoniste: “Martin non ha avuto un bullone in meno rispetto a noi”
La stagione 2023 ha visto la lotta al titolo piloti tra il team Ducati ufficiale e campione in carica Francesco Bagnaia e il portacolori del team Pramac Jorge Martin. Gli alfieri Ducati hanno conquistato i primi tre posti in classifica, con Bagnaia che ha preceduto Martin e Marco Bezzecchi terzo con la Desmosedici del team VR46. Stagione di dominio assoluto per Ducati con 17 vittorie nei 20 GP del 2023. Verso la fine della stagione, nella scuderia di Borgo Panigale si sono dovute respingere dell’ipotesi di possibili ordini di scuderia per gestire la lotta al titolo piloti. In un’intervista rilasciata a Motorsport.com, il direttore sportivo di Ducati Lenovo Team Davide Tardozzi, ha smentito quest’ipotesi e dichiara che tutti i piloti verranno trattati a pari livello anche nel 2024.
“Abbiamo otto Ducati che trattiamo in modo onesto ed è scritto nel contratto quello che hanno. Sono in grado di vedere tutti i dati di tutti gli altri piloti. Ma non fermeremo mai una delle altre squadre contro il team ufficiale. Hanno il diritto di fare il meglio e di avere tutte le informazioni per batterci. Poi sta a noi avere i migliori piloti e le migliori prestazioni. Gigi (Dall’Igna) è della Ducati e ha otto possibilità di vincere. Io sono direttore sportivo del team Ducati Lenovo, ho due possibilità di vincere la gara. Martin quest’anno non ha avuto un bullone in meno rispetto a noi: ha avuto esattamente quello che abbiamo noi e nello stesso periodo.“ – Davide Tardozzi
“Non abbiamo mai portato un nuovo pezzo senza avere la possibilità di dare lo stesso pezzo a Pramac. Non abbiamo paura dei nostri piloti e della concorrenza all’interno dei team Ducati, perché altrimenti non forniremmo moto ufficiali alla Pramac e moto vincenti agli altri due team satellite. Quindi, condividiamo i dati e se avessimo paura non li condivideremmo. Diamo tutti gli aggiornamenti ai piloti che lo meritano. Quindi, se avessimo paura non lo faremmo. Ciò significa che pensiamo che la competizione all’interno della Ducati, aumenti il livello all’interno della Ducati. Siamo felici di avere questo tipo di competizione interna che ci permette di crescere nei dati e i nostri ingegneri sono davvero felici di avere otto possibilità con otto piloti per vedere cosa succede sulla moto”. – Davide Tardozzi
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