dakar pirati
Questa è la storia di come Rodrigo Valera è riuscito a partecipare alla Dakar dopo un attacco subito dai pirati Houthi.

Questa è una storia che ha a che fare con i pirati, ma non quelli del calibro di Jack Sparrow. Qui non c’è spazio per le avventure romantiche nei mari dei Caraibi o per i tesori nascosti su isole remote. No, questa è la storia di Rodrigo Varela, un pilota brasiliano pronto per il suo debutto al Dakar, ma che si è trovato coinvolto in un’avventura ben più reale e inaspettata.

Rodrigo Valera, il pilota Dakar che ha sconfitto i pirati del Mar Rosso

Membro di una rispettata famiglia di motorsport in Brasile, Varela stava preparando con entusiasmo la sua prima partecipazione al più grande rally-raid del mondo, affiancato dal navigatore Bozzano. Tutto sembrava pronto quando, durante le festività natalizie con la sua famiglia, ricevette una notizia che avrebbe cambiato il corso della sua avventura.

La nave cargo che trasportava il suo Can-Am UTV verso la Dakar era stata attaccata da pirati Houthi nella regione del Mar Rosso. Una vicenda degna di un thriller marittimo, ma niente affatto romantica. La nave è riuscita a sfuggire agli assalitori, ma a un costo: deviare dalla rotta originale e compiere un giro intorno all’Africa, ritardando l’arrivo di Rodrigo Varela e Bozzano di ben 20 giorni.

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Photo Credit: Dakar Media

E qui inizia la corsa contro il tempo, una sfida contro le avversità del destino. Ma il destino ha una strana maniera di giocare, e la trama si complica ulteriormente. Nel contesto geopolitico della regione, gli Houthi si rivelano protagonisti di un conflitto intricato tra forze sostenute da Arabia Saudita e Iran, con sfumature di opposizione a Israele legate alla guerra contro Hamas.

La delusione di non poter partecipare al Dakar si fa sentire, ma la famiglia di Rodrigo non si arrende. In un’epopea che sembra uscita da una sceneggiatura di Hollywood, la soluzione arriva dal Portogallo, un Can-Am di riserva a disposizione di un pilota che aveva gareggiato in Brasile.

“Abbiamo localizzato un Can-Am in Portogallo, di proprietà di un pilota che è venuto in Brasile per competere con noi nel Rally Sertoes,” rivela Varela. “Ma abbiamo dovuto apportare modifiche e adattamenti in fretta. Fortunatamente, ha funzionato e abbiamo superato l’ispezione del Dakar”.

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Photo Credit: Dakar Media

Tuttavia, le avversità non sono finite qui. I ricambi necessari erano ancora sulla nave attaccata, e la solidarietà diventa la chiave per proseguire. La comunità del Dakar dimostra il suo lato umano, con altre squadre pronte ad offrire aiuto.

Arrivato in Arabia Saudita, Rodrigo affronta la sfida di procurarsi ulteriori attrezzature, iniziando con il generatore di energia. “Sarà così fino alla fine,” dichiara con determinazione. “Con la pianificazione corretta, che avevamo prima dell’incidente, sarebbe stato molto difficile competere nella gara. Ma è questo il Dakar: devi superare te stesso ogni giorno”.

Nonostante tutti i problemi, Varela e Bozzano regalano una performance sorprendente nel Prologo, segnando il loro debutto ufficiale al Dakar. Il quinto posto ottenuto è più di un risultato; è la vittoria sulla sfortuna che li ha accompagnati negli ultimi dieci giorni.

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Raffaello Caruso

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