Alvaro Bautista MotoGP
Alvaro Bautista ha svelato dei retroscena del suo passaggio dalla MotoGP alla SBK avvenuta nel 2019 e che gli ha fruttato due titoli mondiali

Alvaro Bautista è tornato a parlare del passaggio dalla MotoGP alla SBK nel 2019. Un cambio di paddock inizialmente non preso con entusiasmo da parte dello spagnolo che ora però vanta due mondiali in Ducati nelle derivate di serie, facendo appassionare i tifosi iberici alla Superbike.

Bautista sul passaggio in SBK

E’ pronto a difendere il titolo mondiale Alvaro Bautista che dopo aver bissato il successo in SBK vuole provare sicuramente a riconfermarsi nuovamente. Una storia magica quella tra lui e la Ducati Panigale V4R, ma in un’intervista a EFEN Formacion il tre volte campione del mondo ha voluto svelare alcuni retroscena riguardanti il 2019, anno del passaggio nel campionato delle derivate di serie.

 “Ho dovuto farlo, perché non c’era più posto in griglia. Fortunatamente ho scoperto un campionato molto bello, diverso dalla MotoGP. Mi ha dato una seconda gioventù. Nel 2019 sono stato vice-campione del mondo, poi ho passato due anni difficili in Honda che mi sono serviti per vincere il titolo nel 2022 e nel 2023“.

In Spagna, grande terra di motori, non aver avuto negli ultimi anni un pilota di spicco in SBK ha fatto perdere interesse verso il campionato riservato alle derivate di serie. L’ultimo titolo spagnolo prima dell’arrivo di Bautista è stato quello del 2011 con Carlos Checa e il ritorno alla vittoria di un iberico in Superbike ha riportato i tifosi sugli spalti durante i weekend di gara.

No. In Spagna era un campionato poco seguito, perché ci correvano pochi piloti spagnoli rispetto alla MotoGP. C’era stato un solo campione del mondo, Carlos Checa nel 2011. Quando mi parlavano della SBK pensavo fosse un campionato di seconda divisione. Alla fine non ho avuto alternativa, mi piaceva ancora correre e avrei avuto una Ducati ufficiale”.

Bautista SBK
photo credits: worldsbk.com

Negli ultimi anni la SBK ha visto arrivare diversi piloti di livello in griglia, con il 2024 che si arricchirà di nomi come Sam Lowes, Andrea Iannone e il campione del mondo Supersport Nicolò Bulega.

“Ho deciso di provarci e ho scoperto che non è un campionato di seconda divisione. È differente. Ora in Spagna è più seguito e penso che questo dipenda in buona parte da me. Adesso diversi piloti MotoGP sono venuti a correre in Superbike, questa cosa mi motiva perché non mi permette di rilassarmi. Ci sono rivali forti“.

Paddock GP Motomondiale

Potete recuperare la puntata trasmessa martedì 28 novembre alle ore 21:30 sul canale YouTube di Rossomotori, dove si è parlato del GP di Valencia e i test con il nostro ospite Luca Bologna.

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Simone Massari

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