Il direttore di HRC, Tetsuhiro Kuwata, amareggiato dalla situazione in cui naviga la casa giapponese, ammette: “Certi risultati pessimi sono difficili da accettare, non mi piace questa situazione. Odio perdere“. HRC si appresta ad affrontare un nuovo anno che parte già in salita. Dopo la dipartita di Marquez e l’arrivo di Luca Marini al box c’è però ancora fiducia nel futuro: “Se credi sempre nei sogni, se lavori duro, dimostri alle persone che puoi ottenere tutto ciò che ti prefiggi“.
Kuwata, Direttore di HRC: “Honda vuole dare il messaggio che i sogni diventano realtà”
Non è un buon momento per HRC, proprio per niente. Honda si è infatti piazzata ultima nel Mondiale Costruttori 2023 e ha ottenuto una sola vittoria in stagione nel GP di Austin grazie ad Alex Rins (team LCR). La RCV213, che nel 2024 sarà affidata a Joan Mir e Luca Marini, è una moto critica e poco competitiva, e non sarà facile rimettersi al passo con la concorrenza in breve tempo, ma in casa Honda sperano che le nuove concessioni saranno di aiuto ai tecnici della Casa giapponese. Il direttore di HRC Tetsuhiro Kuwata, tuttavia, non ha nessuna intenzione di rimanere nell’ombra della griglia del motomondiale per molto tempo ancora.
“Certi risultati pessimi sono difficili da accettare, non mi piace questa situazione. Odio perdere. Cerchiamo sempre di migliorare la vita umana, inoltre cerchiamo di dare al cliente qualcosa con cui divertirsi. Alcuni vogliono avere una moto sportiva o una MotoGP, altri vogliono fare solo 10 metri o non sanno camminare… Honda vuole dare il messaggio che i sogni diventano realtà“.
Perchè le cose cambino, però, HRC deve sicuramente evolversi e innovarsi per pensare di avvicinarsi ai competitor. Ma, come sappiamo, i giapponesi sono sempre stati restii alle rivoluzioni: “Dovremmo rispettare il passato. Se ti trovi in difficoltà, a volte devi guardarti indietro. A volte puoi trovare qualcosa che ti aiuterà nel tuo futuro. Mio padre lavorava come un matto, dalla mattina alla sera, a volte anche alle due o tre del mattino. Ma sembrava molto felice. A quel tempo non capivo perché fosse felice. Adesso, tutti i giorni lavoro fino a mezzanotte o più tardi. Un giorno i miei figli mi hanno chiesto: ‘Perché lavori così tanto?’ Ma diciamo che c’è la benzina per farlo. Odiavo quel tipo di stile di vita di mio padre, ma sto facendo lo stesso!“.
Honda si prepara ad affrontare, dopo dieci anni assieme, il suo primo anno senza Marc Marquez. Le possibilità di fare bene ci sono, ma il percorso si preannuncia difficile e pieno di incognite. Ma Kuwata ci crede ancora, e molto. “Se credi sempre nei sogni, se lavori duro, dimostri alle persone che puoi ottenere tutto ciò che ti prefiggi. Forse questo aiuterà a realizzare i tuoi sogni“. – Conclude il Direttore di HRC
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Deborah Lazzaro
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