Ferrari Sainz
La Ferrari del 2024 non dovrà riproporre le lacune della SF-23, ma per fortuna Carlos Sainz ha già notato dei cambiamenti al simulatore.

Il lavoro di avvicinamento al 2024 prosegue per la Ferrari e per Carlos Sainz, che ha avuto modo di provare la vettura al simulatore. Per il vincitore dello scorso GP di Singapore si sono avvertite delle differenze rispetto alla SF-23, ma per capire al meglio la monoposto bisognerà attendere le prime prove in pista.

Ferrari 2024, Sainz su punti di forza ed elementi da scartare

Con il concludersi della stagione 2023 di Formula 1, la SF-23 è andata in pensione. Ora tutti gli sforzi della Ferrari sono rivolti al progetto 676, ovvero la monoposto del prossimo anno. È chiaro che la nuova arrivata dovrà risolvere le lacune della “pensionata”, tra cui uno sfruttamento ed una gestione delle gomme altalenante e poco competitivo. Quindi non si parla solo di contenimento dell’usura, ma anche di una difficoltà nel far funzionare al meglio le mescole (soprattutto quelle più dure). Oltre a questo però compare anche un comportamento della vettura a tratti ingestibile, con tanto di uscite fuori pista, ed una tendenza al porpoising che minimizza gli effetti della messa a punto.

Ferrari Sainz
Photo Credit: Ferrari Media Centre

Fortunatamente, anche se parliamo solo di prove al simulatore, la SF-24 (nome non ufficiale) sembra comportarsi in modo diverso dalla SF-23. Almeno secondo quanto riferito da Carlos Sainz al sito Motorsport.com. Ovviamente il pilota iberico ha altresì dichiarato che sarà la pista a decretare la competitività o meno della nuova creazione di Maranello. Al di là di questo però Carlos si augura di ritrovare anche qualche punto forte della precedente vettura, come la grande velocità in rettilineo e l’ottima solidità in fase di frenata. In soldoni la SF-24 dovrà dimostrare di essere una monoposto equilibrata in ogni suo aspetto. Solo così potrà giocarsela ad armi pari con tutti, Red Bull permettendo.

Le parole di Sainz

“La vettura 2024 si comporta sicuramente in modo diverso rispetto alla SF-23, ma credo che fino a quando non metteremo la macchina in pista con 100 kg di benzina e con gomme usate, sarà impossibile capire come gestisce effettivamente gli pneumatici, come va sul passo gara e (quali saranno le variabili, ndr) che influenzano il nostro ritmo. Potremo sapremo solo ai test del Bahrain, quando scenderemo in pista. Nel frattempo, possiamo concentrarci sull’aggiungere prestazioni alla vettura in galleria del vento e cercare di migliorarla”. Carlos Sainz

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Giacomo Lago

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