Ferrari ha ammesso di aver cominciato a lavorare al 2024 nelle prove libere della stagione da poco finita, utilizzandoli come test. Il progetto 676 sarà la nuova vettura che scenderà in pista in Bahrain fra poco più di due mesi. La squadra ha iniziato il percorso di sviluppo già durante il 2023, sfruttando ogni singolo momento utile per essere performanti nel secondo anno dell’era di Frederic Vasseur.
Ferrari 2024, le prove libere nel 2023 usate come test per la nuova macchina
Ferrari ha iniziato il suo lavoro per il 2024 con dei test nelle prove libere. La stagione 2023 di Formula 1 ha lasciato ai Tifosi molta perplessità. Il cambio di team principal, con l’arrivo di Frederic Vasseur aveva fatto immaginare uno scenario ben diverso. Il campionato si è concluso al terzo posto nella Classifica Costruttori, perdendo nettamente la lotta con Red Bull, che mai c’è stata, e di misura contro Mercedes. Alla fine, però, la concentrazione del team si è focalizzata tutta sulla nuova annata.
Per il 2024, Ferrari ha iniziato i preparativi molto prima di quanto si possa immaginare. Nel corso del 2023, a partire dalle prove libere del Gran Premio d’Olanda, i piloti del Cavallino hanno iniziato un percorso di ricerca e sviluppo finalizzato al progresso per la stagione successiva. Il circuito di Zandvoort fu scelto per il fatto di essere un circuito ad alto carico, sempre punto dolente per le monoposto italiane.
Il team principal Frederic Vasseur ha voluto affrontare la questione dello sviluppo nel corso del pranzo di Natale organizzato con i media, durante il quale ha spiegato la grande importanza dei test. Tuttavia, come riportato da Formu1a.uno, ad oggi sarebbe complesso organizzarli. “Con il budget cap è impossibile effettuare test in pista, visto il costo che comporterebbe produrre altri pezzi, una Power Unit per quel chilometraggio e tutto ciò che serve per svolgere un test“.
Quindi, la richiesta da Maranello è stata quella di lavorare su pista nel corso dei Gran Premi con la SF-23. I sistemi di simulazione oggi hanno raggiunto livelli di precisione impressionanti, ma ancora troppi dettagli rischiano di essere sbagliati. Con le nuove vetture ad effetto-suolo, infatti, pare che anche un solo piccolo cambiamento possa influire sulle prestazioni, persino il vento. L’obiettivo principale è rendere la finestra di utilizzo e la fiducia dei piloti nella vettura sempre più grande.
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